Cronaca

Bruciò vivo l’amante, condannata a 15 anni Dora Buongiorno

CAROVIGNO- A meno di un anno dalla morte per ustioni dell’amante Damiano De Fazio, arriva la condanna in primo grado per la carovignese  Dora Buongiorno che dovrà scontare la pena di 15 anni di reclusione. La sentenza dimezza la richiesta formulata dal pubblico ministero Luca Buccheri, che aveva invocato la condanna a 30 anni per la bracciante agricola.

In attesa delle motivazioni, appare realistico che la corte abbia accolto il riconoscimento delle attenuanti come richiesto dall’avvocato Roberto Cavalera. Oltre ad un parziale vizio di mente, secondo la difesa la donna avrebbe subito per anni angherie e violenze da parte del suo compagno. Inoltre, il legale della donna aveva anche sottolineato più volte come fosse da escludere l’ipotesi del dolo.

La Buongiorno appiccò il fuoco ai genitali e, quindi, per la difesa, non voleva uccidere. De Fazio fu trovato ridotto a torcia umana da un vigilante, la notte di Santo Stefano, in una campagna di Mesagne. Morì poche ore dopo in ospedale. 

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