TARANTO- “Quello che è accaduto è di una gravità assoluta ed è urgente fare chiarezza innanzitutto con i lavoratori”. Cosi la parlamentare tarantina di sel Donatella Duranti sull’ultima inattesa mossa della Vestas.
Una mossa “devastante” come l’ha definita il segretario regionale fim cisl Mimmo Panarelli, per 147 lavoratori. “La notizia della chiusura della sede ionica, esattamente nel giorno in cui avrebbe avuto inizio la cassa integrazione ordinaria per 13 settimane, è gravissima ed intollerabile – scrive il politico. Basta – aggiunge – infierire sulla pelle delle famiglie tarantine. Basta presentare il conto degli errori aziendali ai lavoratori”.
La saracinesca è stata abbassata da un giorno all’altro, dopo una telefonata dai vertici ai sindacati di categoria e con lettera ufficiale inviata l’indomani mattina. E mentre la duranti chiede chiarezza, arriva la convocazione del ministero dello Sviluppo economico per i 147 licenziamenti.
L’incontro con Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm si terrà venerdì prossimo. La ragione della chiusura, che poi era quella fornita per giustificare la necessità di avviare la procedura di cassa integrazione ordinaria, sarebbe nel fatto che Vestas non produrrà più la turbina V90 a Taranto.
Una produzione che “Di sicuro – dichiara Panarelli – la direzione Vestas intende spostare in Spagna . Il caso diventa quindi nazionale perché la fabbricazione non verrà portata via solo da Taranto ma dall’Italia. Noi non vogliamo e non possiamo accettare supinamente quello che la multinazionale sostiene e ci vuole far credere” .