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Gustinetti sceglie il Lecce finale

LECCE  –  Cresce l’attesa per l’ultimo atto della stagione: perentorio, senza appello. Lecce-Carpi scriverà la parola fine al film del campionato del Girone A di I Divisione. Ci sarà il lieto fine per una squadra, sarà drammatico per l’altra.

90 minuti, anzi di più. Possibile pure che si arrivi a 120 se saranno necessari i tempi supplementari.

Il Lecce, infatti, deve annullare il vantaggio della squadra emiliana per rimettersi in pari. Se la formazione giallorossa, al termine dei 90 minuti, vince con un gol di scarto la partita avrà una coda di altri 30 minuti, due tempi supplementari da 15′. Per festeggiare la promozione in B, invece, il Lecce dovrà avere uno scarto di 2 gol sulla squadra di Brini. Il pareggio o ovviamente la vittoria, premierebbe la formazione biancorossa.

Questo è quanto si può calcolare prima del fischio d’inizio.

Il resto è imponderabile. Come fu l’uno-due che il Carpi rifilò al Lecce nella partita del 5 maggio. Un doppio colpo al quale rimediò Javier Chevanton con una doppietta. Prima rete su rigore (esecuzione fredda e da bomber consumato); secondo gol da attaccante di razza, rabbioso, carico di tensione. Capitolo Chevanton: probabilmente la decisione se schierarlo o no, o se portarlo almeno in panchina sarà presa solo qualche ora prima della partita. Si lavorerà fino all’ultimo secondo per non privarsi dell’attaccante che più di tutti ha risollevato il morale della squadra e ha permesso al Lecce di giocare la finale play off.

La tensione: il Lecce deve avere quella giusta. Nè troppa, nè poca. Da spalmare per tutto l’incontro. Anche per questo motivo c’è bisogno di giocatori come Giacomazzi e Bogliacino. E anche di Ferrario ed Esposito (coppia centrale difensiva). E di Benassi. Saranno loro a trasmettere la giusta tensione ai vari Diniz, Tomi, forse Vanin, soprattutto Chiricò e Falco, questi ultimi i più giovani, coloro che hanno colpi sicuramente eccezionali e che non sempre sono riusciti. Bisogna stimolare Foti sembrato un po’ troppo vulnerabile, durante la partita di giovedì pomeriggio, dalle giocate dei due gioiellini che hanno la possibilità di cancellare una stagione in chiaroscuro.

Formazione: la difesa sembra fatta. Davanti a Benassi giocheranno probabilmente Diniz, Ferrario, Esposito e Tomi; a centrocampo De Rose sarà affiancato da Giacomazzi e uno, tra Vanin e Fatic. Per l’attacco due opzioni; la prima: Bogliacino trequartita dietro a Foti e uno tra Chiricò e Falco. Oppure Bogliacino mezzala (Vanin e Fatic in questo caso diventerebbero riserve) con Falco e Chiricò ai fianchi di Foti. Gustinetti proverà entrambi i moduli a porte chiuse. Il tecnico giallorosso non intende dare vantaggi al Carpi blindato da Brini già ad inizio settimana. C’è la Serie B in palio. L’ultimissimo treno è già partito. Il finale è ancora da scrivere.

 

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