FRANCAVILLA FONTANA (BR) – Sarà la crisi, sarà la disoccupazione, sarà un po’ di sfiducia anche nei sindacati che come la politica, vivono in un clima di distanza e disillusione. Sarà quel che sarà, ma il tradizionale appuntamento del 1° Maggio a Francavilla Fontana, dove tradizionalmente le sigle sindacali celebrano il lavoro e i lavoratori della provincia, è andato semideserto.
E con un età media tra i presenti che si avvicina pericolosamente a quella pensionistica. Il che, nel 2013, è tutto dire.
Eppure, mai perdere la speranza. In Piazza Dante, UIL, CISL e CGIL salgono sul palco e sviscerano dati, reali e drammatici, e opportunità, poche ma da non lasciarsi sfuggire.
Per Grillo, i sindacati andrebbero cancellati. Al comico e leader risponde il Segretario CISL Corradino De Pascalis.
A margine, le differenze organizzative rispetto agli scorsi anni. Niente corteo, niente premiazioni. In giro, neppure un manifesto. Clima da spending review. Ma anche conseguenze di una città commissariata e senza un governo.
Evviva il 1° Maggio. Evviva la festa dei lavoratori. Pochi. Fortunati. Oggi assenti. Saranno mica ‘casta’ anche loro?