Politica

Riordino bloccato, ma voglie barocche intatte tra Brindisi e Taranto

BRINDISI   –   Lo stop per ora temporaneo, al riordino delle Province italiane e salentine, non ha tolto la voglia barocca dei Comuni brindisini al confine. Anzi, se possibile, l’ha persino  incrementata. E così, riordino o meno, i Sindaci dei Comuni frontalieri della Provincia di Brindisi proseguono nella loro battaglia, finalizzata a portare a compimento un processo già avviato.

Di questo è convinto il Sindaco di S.Donaci Domenico Serio che in primo luogo, ritiene ancora fattibile il progetto ‘Provincia Salento. “Un progetto – dice Serio – che ritengo non debba essere abbandonato dalle Istituzioni brindisine e leccesi. Se poi come sempre accade, la politica non avrà il coraggio di fare questo passo, io andrò avanti con l’iter burocratico necessario per l’accorpamento alla Provincia di Lecce”.

Un iter complicato, avverte il Sindaco di Sa.Pietro Vernotico Pasquale Rizzo. “Di certo – dice l’esponente dell’UDC – occorrerà un referendum che possa investire tutta la cittadinanza, chiamata ad esprimersi su una scelta ben più complessa rispetto a quando la Provincia di Brindisi sembrava ormai cancellata. A tal proposito, valuteremo costi ed opportunità e poi sulla base dei riscontri, decideremo il da farsi”.

Parola ai cittadini anche per il Sindaco di Torchiarolo  Giovanni Del Coco, primo Comune che in estate approvò la delibera pro Lecce. “Penso che – dice Del Coco – questo discorso debba essere nuovamente riaffrontato tra i Comuni frontalieri della Provincia di Brindisi che solo se uniti, possono nuovamente intraprendere questo discorso. Di certo, dovremmo studiare forme di consultazione tra i cittadini. La scelta deve principalmente essere loro”.

“E’ vero – dice Francesco Cascione, Sindaco di Cellino – la parola deve essere data ai cittadini. Personalmente, però, se la Provincia di Brindisi rimanesse in vita, opterei in primis per la permanenza nel territorio d’origine”.

“La politica ha perso un’altra opportunità – tuona il Sindaco di Avetrana Mario De Marco –  e tocca ai cittadini porre rimedio. Istituiremo anche noi un referendum – chiosa il primo cittadino dell’area Tarantina – e poi proseguiremo nella nostra battaglia, chiedendo di essere accorpati a Lecce”.

 

 

 

 

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