Politica

La guerra del riordino tra emendamenti e insulti sul web

BRINDISII Parlamentari brindisini provano a dare una virata al decreto sul riordino con l’obiettivo di mantenere in vita la Provincia. Lo fanno attraverso alcuni emendamenti che potrebbero cambiare le carte in tavola.

Il Senatore del PD, Salvatore Tomaselli, nella mattinata di lunedì, annuncerà in conferenza stampa le due proposte che depositerà nelle prossime ore a Palazzo Madama, incentrate sulla modifica dei requisiti numerici necessari per l’autonomia.

In caso di bocciatura da parte del Governo, l’auspicio del Senatore è che Brindisi possa ottenere il ruolo di capoluogo insieme a Lecce nell’ambito della ‘Provincia Salento’.

Sul versante opposto, in casa del PDL, è il Senatore Michele Saccomanno a rimboccarsi le maniche per salvare Brindisi: l’azzurro di Torre S.Susanna ha già depositato un emendamento per stoppare il riordino o quantomeno tutelare le Province istituite più di 50 anni fa.

Fondamentale, a tal proposito, saranno le decisioni del Ministro Patroni Griffi. Intanto continua la guerra tra Brindisi, Taranto e Lecce, una guerra che si consuma anche sul web, soprattutto dopo i dietro-front di Ostuni, e a cascata anche di Cisternino e Villa Castelli, sempre più propense ad andare verso Lecce, facendo vacillare l’autonomia ionica.

Sul sito internet di TrNews, i tarantini rivendicano il loro glorioso passato e avvisano i leccesi: “Non verremo mai con voi, meglio da soli o con i baresi piuttosto che diventare i vostri schiavetti”.

Qualcuno azzarda anche un cambio di Regione, chiedendo l’annessione alla Basilicata attraverso un referendum. E fioccano le accuse verso i politici brindisini, al Sindaco Consales in particolare che secondo qualche utente, si sarebbe venduto ai leccesi.

Diversa l’opinione dei manduriani che invocano il Salento, così come gli ostunesi che difendono il diritto di decidere da che parte stare. A dimostrazione che sul web, come nella realtà, si creano le divisioni tra i difensori e i detrattori del barocco. E se i leccesi esaltano le bellezze del capoluogo riconosciute a livello internazionale, qualche brindisino ricorda che porti e aeroporti sono altrove, riaccendendo sopiti rancori del passato che reciprocamente, hanno il sapore di invidie coniugate al presente.

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