Cronaca

Scempio dormitorio, Adoc: “Intervenga l’Onu”

BRINDISI – Il Sindaco lo ha etichettato come fuori legge. E a distanza di due giorni, l’Adoc di Brindisi chiede l’intervento dell’Onu nel dormitorio di via provinciale San Vito in cui vengono ospitati gli immigrati. Ospitati in realtà è un eufemismo, viste le condizioni in cui numerosi extracomunitari vivono in quella stuttura.

L’associazione a difesa dei consumatori denuncia, in primis, la preoccupazione dei residenti della zona per lo stato di abbandono in cui versano gli ospiti del centro, sia sotto il profilo gienico sanitario sia per possibili azioni di protesta che potrebbero maturare nel tempo,  incidendo anche su aspetti legati all’ordine pubblico.

Il rischio – si legge nella nota – è che l’assenza di controlli possa creare fenomeni di sfruttamento degli immigrati nel mondo del lavoro e il coinvolgimento in attività illecite e criminali. Una semplice rete lungo la recinzione – fa notare il Presidente provinciale dell’Adoc, Giuseppe Zippo – non può rappresentare una soluzione ad un problema che necessita, invece, di risposte immediate.

Da qui il suggerimento agli enti locali di coinvolgere l’Onu per risolvere una questione sociale, umana e di sicurezza.

Il paradosso messo in risalto da Adoc è che da una parte Brindisi ospita l’Onu, capace di intervenire in risposta ad importanti emergenze umanitarie sparse nel mondo nel giro di poche ore, dall’altra non riesce a garantire una soluzione ad una  emergenza locale.

La richiesta, quindi, è quella di porre fine a uno scempio che dura da troppi anni, nell’indifferenza generale.

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