Restinco, impugnato il bando per la gestione

scrittore

RESTINCO (BR) – Solo 26 euro giornalieri ad ospite. Per qualcuno pochi, troppo pochi per garantire tanto la dignità degli operatori quanto quella di chi, grazie alla cifra, dovrebbe mangiare, bere, vestirsi, lavarsi. In poche parole vivere. Il Centro di accoglienza per immigrati di Restinco continua a far parlare di sé, con tanto di bando per la sua gestione (meglio della sopravvivenza di chi, là dentro, è costretto a viverci) impugnato da Connecting People, l’azienda che da anni, opera all’interno del discusso cara.

Il precedente bando prevedeva un costo giornaliero di 36 euro ad ospite. La nuova gara d’appalto è stata vinta, invece, da una società di Catania che, all’incredibile costo di 26 euro, dovrà garantire i servizi di gestione. Una cifra improponibile non solo per Connecting People che ha subito impugnato l’assegnazione, ma anche per i sindacati.

La Segreteria provinciale della Cgil non ritiene la somma prevista attualmente per ogni ospite congrua a garantire né un adeguato livello qualitativo del delicato servizio, nè le dovute garanzie di salvaguardia degli attuali livelli occupazionali. Da parte di Connecting People che ha partecipato alla gara con una proposta di 30 euro, ancora nessun commento. Pur interpellati, i vertici provinciali hanno preferito glissare sullo scottante argomento, lasciando la platea con un dubbio quasi ancestrale: “quanto vale, al giorno, la vita di un uomo?”

 

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