S.MARIA DI LEUCA (LE) – Stava male, probabilmente è morto durante la traversata. Il suo corpo, forse è stato gettato in mare. È il racconto choc di una tragedia al momento solo presunta, avvenuta durante l’ennesimo sbarco di clandestini nella zona del Capo di Leuca, sbarchi che non si sono arrestati nonostante le avverse condizioni del mare.
Secondo il racconto di alcuni dei migranti, molti di nazionalità afgana e pachistana, un loro compagno durante il viaggio notturno sarebbe deceduto. Nessuno pare sappia che fine abbia fatto il corpo una volta giunti a riva, ma l’ipotesi più probabile è che sia stato gettato in mare durante la traversata o che gli stessi scafisti se ne siano liberati durante i momenti concitati dell’approdo. Ecco perchè ora, nel tratto di mare interessato si cerca un corpo con le motovedette a perlustrare la zona. Sarebbe comunque davvero difficile, riuscire a recuperarlo, la corrente lo ha trascinato chissà dove.
Sono una quarantina i migranti rintracciati a piccoli gruppi da carabinieri, polizia e Guardia di finanza nella zona del Capo di Leuca. Sono sbarcati all’alba, tra loro anche donne e bambini piccoli. Molti hanno dovuto far ricorso alle cure dei medici. Dopo le operazioni di soccorso, sono stati portati nel Centro ‘Don Tonino Bello’ di Otranto per l’identificazione. Hanno raccontato di essere stati molti di più sullo scafo, una settantina circa. Nonostante tutto lo specchio d’acqua sia stato perlustrato, non è stata trovata traccia dell’imbarcazione con la quale sono arrivati, che probabilmente è riuscita a riprendere il largo.