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Gestione focolaio, botta e risposta tra Rsa e Asl. I sindacati al Prefetto: “Fare chiarezza”

MIGGIANO – Dopo la denuncia ai nostri microfoni del gestore della Rsa San Vincenzo di Miggiano, Pierluca di Cagno, su ritardi e mancate risposte da parte della Asl in riferimento al focolaio scoppiato nella sua struttuta, arriva la replica dell’azienda sanitaria:

“La Asl, lo scorso 25 gennaio, ha chiesto alla direzione sanitaria della Rsa di dimensionare – con assoluta urgenza – la portata numerica degli ospiti accolti, con o senza positività al Covid 19, in base all’effettiva disponibilità di personale socio sanitario. Contestualmente ha chiesto di disporre il trasferimento degli ospiti ritenuti in eccesso, e quindi con rischio di insufficiente assistenza, presso altre strutture idonee, previo accordo con gli ospiti e i loro tutori.

La richiesta della Rsa di ottenere la presenza di personale sanitario (medici e infermieri) non è stata accolta -continua la Asl- perché si tratta di struttura appartenente ad una società privata e secondo la normativa vigente, nelle strutture di questo tipo, la ASL è tenuta esclusivamente all’erogazione di interventi di stretta natura sanitaria, interventi che sono stati garantiti mediante le Usca del Distretto di Gagliano dal 19 gennaio scorso”.

“È inaccettabile quanto sta accadendo negli ospedali, nelle Rsa e nelle Rssa del territorio -tuonano intanto da Cgil, Cisl e Uil, all’indomani della denuncia di Di Cagno, chiedendo un incontro urgente sul tema al prefetto Maria Rosaria Trio. “Gli effetti di questa pandemia -continuano- non devono essere scaricati sugli operatori sanitari, tantomeno sui cittadini anziani, i più fragili. La situazione sta diventando davvero insostenibile ed ora è il momento di tracciare un bilancio. Pretendiamo risposte su monitoraggio, tracciamento e gestione dei casi di Covid-19 nelle Rsa e nelle Rssa, ma anche su come la Asl intenda attuare i protocolli per salvaguardare i pazienti e al contempo mettere in sicurezza le strutture ospedaliere e socio-sanitarie, sull’organizzazione del lavoro, sull’efficientamento della sanità locale”.

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