AttualitĂ Politica

Montinaro: autonomia della Puglia? Emiliano consulti i salentini

LECCE- Dopo Veneto e Lombardia, anche la Puglia chiede maggiore autonomia. La giunta regionale ha avviato la macchina per chiedere al governo centrale un maggiore potere decisionale, creando al tempo stesso diverse reazioni dal mondo politico e un appello da parte del responsabile provinciale del Movimento Regione Salento, Gianluca Montinaro a tutte le forze politiche e a tutti i parlamentari. “Emiliano ha tenuto conto che esiste un Movimento come il nostro -afferma Montinaro- che combatte la battaglia per ottenere ciò che è giusto da tantissimi anni? Maggiore autonomia ad una Puglia come quella che esiste ora, che non ha motivo di esistere, significherebbe ancora di piĂą emarginare il Salento. A questo punto facciamo un appello a tutte le forze politiche e a tutti i parlamentari delle tre provincie Lecce, Brindisi e Taranto, in primis al sen. Marti e al coordinatore regionale della Lega Caroppo, a Congedo neo segretario di Fratelli d’Italia, così come chiamiamo in causa anche Capone del PD, che si erano giĂ  occupati della proposta di legge di riforma per il riordino territoriale, e chiediamo a Salvini, che ha sempre dichiarato che si sarebbe battuto per l’autonomia del Salento, indossando anche la felpa del nostro Movimento, di muoversi e di passare dalle parole ai fatti e preghiamo tutti”, conclude Montinaro.

“La strada da seguire –ricorda Paolo Pagliaro dell’Ufficio di Presidenza Nazionale di Forza Italia– è quella del Federalismo liberale di Carlo Cattaneo e del Federalismo fiscale territoriale utile per il Sud. Prendiamo in esame il neo regionalismo. Bisogna rivedere l’intero impianto istituzionale per non creare nuove disparitĂ . L’obiettivo è ridisegnare il Paese in 31 nuove regioni o dipartimenti virtuosi, lontani dai privilegi e dagli sprechi, cancellando le attuali regioni, le provincie e gli enti inutili, mantenendo soltanto tre livelli istituzionali omogenei. Emiliano -conclude- non improvvisi quello che non conosce e ne parli con chi ha giĂ  posto una pietra miliare sul futuro del neo regionalismo”.

Chi invece pensa che Emiliano non sia la persona a chiedere e soprattutto ad esercitare quella maggiore autonomia in tutte le materie concorrenti della quale c’è bisogno è il consigliere regionale Andrea Caroppo: «Il principio, ovviamente,-dice – ci trova d’accordissimo avvicinare i luoghi delle decisioni ai cittadini, alle famiglie e alle imprese, innescando un circuito virtuoso di responsabilitĂ , è la bussola del nostro agire politico a tutti i livelli. Il problema però – spiega Caroppo – è che Emiliano dice giĂ  di voler limitare questa richiesta solo a “salute, salubritĂ  dell’ambiente e paesaggio”: ovvero confessa di voler usare l’eventuale maggiore autonomia non per il maggior sviluppo della Regione ma solo in chiave ostruzionistica. Il secondo problema è che Emiliano ha dimostrato in questi anni un’atavica incapacitĂ  di avere posizioni univoche e di prendere scelte responsabili: dalla Xylella a TAP, dalla sanitĂ  ai trasporti».

C’è poi chi pone un netto freno all’iniziativa della giunta regionale è il segretario provinciale del Pd Ippazio Morciano, il quale afferma che “ciò che si chiede oggi era giĂ  scritto. Abbiamo perso un’occasione nel 2016 -dice- e ora sarebbe il caso di affrontare e risolvere prima i conflitti tra stato e ragione, per poi solo in un secondo momento pensare di ottenere l’autonomia su temi specifici”.

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