Sanità

Nuova organizzazione, ora le sale operatorie del Fazzi lavorano il 15 per cento in più

LECCE- Cresce l’attività delle sale operatorie del Vito Fazzi di Lecce: 591 interventi in più (+15,2 per cento) nel primo semestre del 2017 rispetto allo stesso periodo del 2016. 4463 interventi totali contro 3872. Per la Asl è la certificazione della “validità della nuova organizzazione del lavoro che ha razionalizzato l’utilizzo delle sale e velocizzato i tempi, ma senza abbassare i livelli di sicurezza per i pazienti, sia per quanto riguarda il rischio clinico sia per la possibilità d’infezioni”.

Fattore chiave è ritenuta la presenza capillare di un coordinatore di sale operatorie. “Il picco di produttività – fanno sapere ancora dalla Asl – è arrivato nonostante il rallentamento degli interventi chirurgici nel mese di gennaio 2017, quando le forti nevicate hanno causato il blocco dell’attività ordinaria per alcuni giorni, e la sospensione dei ricoveri nel mese di febbraio per l’eccessivo numero di pazienti extralocati”.

Particolarmente evidente l’aumento dell’attività chirurgica ordinaria, passata dai 3199 interventi del primo semestre 2016 a 3841 dello stesso periodo 2017 (più 20 per cento), mentre è in generale diminuita quella in urgenza (622 operazioni contro 673, -8%). Il mese più intenso è stato marzo con 763 interventi effettuati, quello con performance inferiori gennaio, con 566, proprio a causa dello stop forzato dovuto al maltempo. Tra le varie branche chirurgiche spiccano i grandi “numeri” di Oculistica (874 interventi, +16%), Ortopedia (816, +1,1%) e Chirurgia Generale (593, -1,6%), ma anche quelli in crescita della Ginecologia (341 operazioni contro 276 del semestre precedente, +23%), Chirurgia Plastica (243, +13,5%), Chirurgia Toracica (235, +13,5%), Urologia (334, +3,4%), Otorino (221, +7,2%) e Chirurgia Endoscopica (160, +21,2%). In flessione gli interventi ordinari della Neurochirurgia (156, -20,5%), mentre si conferma l’attività operatoria in urgenza (118 contro 121); registrano un significativo aumento, sia pure su numeri ancora piccoli, gli interventi per il prelievo d’organi, saliti da 5 a 7.

Fuori da queste statistiche, va segnalata la notevole attività della Terapia Antalgica, con 310 prestazioni erogate nel primo semestre 2017: è una novità importante nel panorama dell’offerta sanitaria dell’Ospedale leccese, fulcro della neonata rete aziendale dedicata alla terapia del dolore. Altro dato rilevante è la discesa della Chirurgia Ostetrica, con circa 350 tagli cesarei nel primo semestre 2017 a fronte dei 400 del semestre precedente. Un’inversione di tendenza, favorita dal ricorso al parto indolore con un servizio di parto-analgesia dedicato h24, che riporta l’indice dei tagli cesarei rispetto ai parti totali (in media 1800-1900 l’anno) verso percentuali più accettabili, dal 47-48% al 38-40%, decisamente in calo rispetto alle media pugliese e salentina.

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