CronacaPolitica

Lavori fogna bianca, il Sindaco: Agito con trasparenza. Impugneremo la sentenza

SANNICOLA- “Ci sono due sentenze e le metterò a disposizione dei miei concittadini, i quali avranno la possibilità, senza condizione alcuna e nella più totale libertà di crearsi una propria opinione”. Il sindaco di Sannicola Cosimo Piccione risponde alle polemiche sollevate dopo la sentenza del Consiglio di Stato sulla querelle in merito all’assegnazione dei lavori per la fogna bianca.

I giudici hanno stabilito che è stata illegittima l’esclusione della ditta Arcobaleno ed hanno condannato il Comune al risarcimento dei danni. La minoranza ha chiesto le dimissioni del primo cittadino, che ora replica:“Vista la singolare pretesa dell’opposizione di Sannicola di individuare impropriamente responsabilità politiche in capo al sottoscritto e alla mia maggioranza, non posso esimermi dall’intervenire nella vicenda della Sentenza del Consiglio di Stato, che risarcisce la ditta Arcobaleno, in ragione della sua esclusione dalla gara d’appalto. I provvedimenti messi in discussione dalla Sentenza sono stati adottati in piena libertà dalla Commissione di gara, composta inoltre da commissari esterni, la cui attività non può essere influenzata da nessun organo politico: sindaco, giunta o assessore che sia.

Ritengo doveroso sottolineare che la decisione assunta dalla Commissione è oggi, anche a valle della Sentenza del Consiglio di Stato che l’ha annullata, condivisa nel merito sia dal sottoscritto, sia da tutta la maggioranza, a prescindere da ogni tecnicismo ed in funzione dell’efficacia dell’azione politica. E’ opportuno evidenziare infatti, che ci sono due sentenze, di cui, una asserisce che la Commissione ha agito nella piena regolarità (sentenza del TAR), l’altra stranamente e paradossalmente asserisce l’opposto (Consiglio di Stato). La sentenza del TAR -dice- va alla sostanza e coglie, sulla base di una motivazione tecnica, completa ed approfondita, la vera natura dell’offerta, a differenza della sbrigativa e quanto mai singolare sentenza del Consiglio di Stato.

Per quanto concerne invece l’azione politica, devo assolutamente plaudire la scelta della Commissione di gara, che ha consentito di fatto di terminare l’opera, nel rispetto dei tempi ristrettissimi imposti dalla Regione, pena la revoca del finanziamento; ciò che sicuramente, vista l’offerta anomala, non sarebbe accaduto se aggiudicataria fosse rimasta la ditta esclusa. Non pretendo che i componenti dell’opposizione o chi per loro possano comprendere la questione trattata, vista l’acclarata scarsità delle loro competenze che ha determinato nel tempo un agire politico-amministrativo fallimentare. Nessuno dell’opposizione, infatti, sottolinea che la stessa ditta che ha formulato l’offerta ritenuta giustamente incongrua dalla Commissione di gara, aveva in corso nel Comune di Sannicola un altro appalto, i lavori per la ristrutturazione dell’ex Colonia Marina, il cui contratto il Responsabile del Procedimento Architetto Maglietta ha dovuto risolvere per l’inadempimento dell’impresa.

Nel suddetto appalto la ditta in questione, è opportuno sottolineare che ha accumulato ritardi per quasi un anno, ha pagato il massimo delle penali previste in contratto, pari a circa € 23.000,00, si è esposta ad una causa di risarcimento da danni contrattuali che il Comune sta per avviare, ma soprattutto non ha mai concluso i lavori ! In ogni caso, resto fermamente convinto che l’opposizione, sin dal primo momento, non abbia fatto altro che, capitanata da sedicenti e loschi professionisti, ostacolare la realizzazione di un’opera fondamentale per la nostra comunità, nella piena convinzione che si è operato nella massima trasparenza e nell’interesse della collettività. Quindi sono estremamente sereno e convinto di aver per quello che mi compete, operato nel migliore dei modi. Ne è la conferma che, tra pochi giorni inaugureremo l’opera in questione, avendo di fatto, sventato il pericolo di definanziamento, che avrebbe danneggiato seriamente l’ente dal punto di vista economico. Infine, ritengo doveroso nell’interesse della verità e della giustizia, impugnare in sede di revocazione una Sentenza singolare, ingiusta e tecnicamente carente. Lo faremo senza esitazione e ci batterono affinché la somma di gran lunga inferiore accordata a titolo di risarcimento non venga ingiustamente sottratta alle casse comunali”.

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