LECCE (di Carmen Tommasi) – Occhi vispi, sguardi attenti, curiosità infinita e tanta voglia di sognare e di rincorrere insieme ai propri beniamini il salto in serie B. Queste le visibili sensazioni provate dagli studenti dell’Istituto Olivetti di Lecce, circa una quarantina e del primo anno, che hanno avuto la possibilità di entrare negli spazi più “segreti” e importanti dello stadio “Via del Mare”. Il tutto durante la visita guidata, fortemente voluta dall’U.S. Lecce e dall’associazione Passione Lecce. “Io tifo Lecce”: un’esperienza sicuramente unica per chi, appunto, tifa Lecce, ma utile soprattutto a far familiarizzare le nuove generazioni con una squadra sportiva presente nel proprio territorio e con un passato di tutto rispetto.
TOUR GIALLOROSSO – Grazie all’attiva partecipazione di Andrea Micati, responsabile del settore marketing del club giallorosso, e di alcuni membri dell’associazione dei tifosi “Passione Lecce” (come rappresentanti erano presenti Diego Frigino, Francesco Stanca e Alessandro Arnesano) i giovani tifosi salentini sono stati guidati all’interno e all’esterno dello stadio leccese, a partire dallo spogliatoio dell’arbitro\assistenti (era presente anche un delegato Aia), lo spogliatoio della squadra di casa, la palestra, la sala stampa, i due uffici della segreteria e fino ad arrivare al manto erboso, con la grossa emozione di poter calpestare quella “magica” erbetta verde dove le domeniche il Lecce scende in campo per disputare il campionato di Lega Pro. Quello stesso terreno di gioco che ha visto negli scorsi anni grandi campioni del calcio giocarci, segnare ed esultare. La visita, al momento, come lo stesso Micati ha sottolineato: “Avverrà ogni 15 giorni, ma poi si spera che l’appuntamento possa diventare settimanale” e questo per dare la possibilità alle scuole calcio (e non solo) di conoscere più da vicino la realtà sportiva salentina, in questo caso quella del Lecce.
GIORNALISTI PER UN GIORNO – Il momento più significativo e atipico è stato sicuramente quello in cui i supporter giallorossi hanno potuto trasformarsi per pochi minuti in giornalisti ed intervistare i due calciatori del Lecce presenti all’evento: il difensore Giuseppe Abruzzese e il portiere Filippo Perucchini. Gli studenti, alcuni più timidi e altri più volenterosi, si sono cimentati in un’intervista tutta particolare e con le simpatiche risposte dei due tesserati tra il sorriso e l’emozione di tutti. Inoltre, i ragazzi dell’Olivetti che oggi hanno partecipato alla visita guidata saranno ospiti dell’U.S. Lecce in occasione della prossima gara casalinga, Lecce-Messina, in programma sabato 5 dicembre con fischio d’inizio alle ore 17:30.
ABRU E PERU – La prima domanda è stata proprio per l’estremo difensore bergamasco, Perucchini : “Come mi
sento dopo un gol preso per colpa mia? Devi essere bravo sia quando succede una cosa così che quando succede una cosa buona. Devi essere abile a estraniarti e a non fossilizzarti su quell’episodio. Dove sono cresciuto? Nel settore giovanile del Milan ed è stata un’esperienza bellissima. L’attaccante più forte che ho incontrato? Trotta dell’Avellino: non so se lo conoscete, ma è davvero forte“. La parola passa, poi, all’esperto Beppe Abruzzese che alla ripetuta domanda, del più piccolo dei presenti, sul fatto che alla prima di campionato si è perso in casa con l’Andria, città natale del difensore, risponde: “Si è vero, ma alla prima di ritorno ci rifaremo. Ho giocato a Lecce per la prima volta nel 2002, ero giovane ed è stata un’esperienza emozionante, unica direi. L’attaccante più forte che ho marcato? Sicuramente Baggio. Se crediamo nella serie B? Si, tanto e se siamo qui è per questo. Siamo bravi ed abbiamo le qualità per arrivarci”, conclude sicuro il difensore giallorosso. La serie cadetta è infatti l’obiettivo dichiarato, quello di tutta la società di Piazza Mazzini e di tutti i tifosi giallorossi, grandi e piccoli, con la speranza che quest’anno sia la volta buona. Già a partire dalla trasferta di domenica in casa della neo-promossa Akragas, evitando piccoli passi falsi come quello di domenica scorsa in quel di Matera.
