LECCE- La battaglia -o sarebbe meglio dire una delle tante battaglie- della Polizia Penitenziaria di Lecce va avanti: il parco automezzi in dotazione, utilizzato per i servizi di piantonamento e traduzione dei detenuti, è composto da 44 veicoli, ma ne funzionano solo quattro.
Per questo l’Osapp -organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria- non molla la questione. 40 mezzi non sono utilizzati o utilizzabili, perché necessitano di urgenti ed improcrastinabili manutenzioni; i 4 veicoli utilizzati quotidianamente non sono sufficienti per tutte le necessità e, comunque, anche per questi occorre procedere alle ordinarie attività di manutenzione; domenica 30 novembre 2014 una delle vetture della Polizia penitenziaria è andata fuori strada e, nell’incidente, un agente ha subito lesioni con prognosi di 10 giorni per la guarigione.
L’emergenza è oggetto anche di una interrogazione parlamentare a firma del senatore Francesco Bruni: “Considerato che gli agenti, già gravati da turni di lavoro onerosi, non possono continuare a svolgere il proprio servizio utilizzando autoveicoli non sicuri, mettendo a repentaglio la propria incolumità fisica ed il proprio benessere psichico, si chiede di sapere quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda adottare per risolvere tale incresciosa situazione e consentire al personale della Polizia penitenziaria della casa circondariale di Lecce di assicurare al meglio le proprie prestazioni lavorative”.