TARANTO – Si è svegliata avvolta da un fortissimo e nauseante odore di gas, la città di Taranto questa mattina. L’odore si avverte distintamente in diversi quartieri della città di Taranto, a macchia di leopardo. Ma in modo particolare in zona Borgo, Tamburi e Città vecchia.
Letteralmente in tilt i centralini dei vigili del fuoco e del locale distaccamento dell’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale).
Ma tantissime le chiamate e le richieste di aiuto anche al 112 e al 113. Le istituzioni invitano a mantenere la calma spiegando che è tutto sotto controllo. Molti cittadini hanno, però, lamentato anche irritazioni agli occhi e bruciori alla gola. Prese d’assalto anche le farmacie della città.
I tecnici dell’ARPA sono al lavoro per capire se, come è accaduto in altre circostanze nelle scorse settimane, possa trattarsi di odori legati alla diffusione nell’aria di acido solfidrico proveniente dalla Raffineria ENI.
Ma è difficile mantenere la calma se si scopre cos’è l’acido solfidrico, sebbene non sia ancora confermato che di questo di tratti. Si tratta di un veleno ad ampio spettro e cioè può danneggiare diversi sistemi del corpo umano, in particolare quello respiratorio. Un’alta esposizione potrebbe provocare anche uno stato di incoscienza e di inibizione della respirazione mitocondriale. Un’esposizione a bassi livelli, provoca irritazioni, tosse, accellerazione del respiro affaticamento, mal di testa e confusione. Questi utlimi sono i sintomi lamentati perlopiù dalla popolazione. Purtroppo non è la prima volta che si verifica un episodio del genere.
L’ARPA di Taranto ha avviato subito le indagini e gli accertamenti necessari a stabilire provenienza, cause e conseguenze. Le forze dell’ordine e l’Agenzia ambientale stessa, invitano a mantenere la calma spiegando che la situazione è sotto controllo.
Ma oltre al gas, oggi a Taranto, aleggia anche la paura. La paura dell’inquinamento e dei suoi attacchi al diritto alla salute.