LECCE – Il Lecce sbanca anche Trapani e vola a +8 su Virtus Entella e Carpi, demotivate dalla potenza del motore giallorosso. Lerda ritorna al 4-2-3-1, ma sacrifica Vanin, con Diniz a destra, Esposito e Di Maio centrali.
La gara è brutta, su un terreno di gioco che rende difficile anche la conduzione del pallone.
Al 12°, Madonia cerca la verticalizzazione, Benassi è attento e blocca. Al quarto d’ora, alla prima vera offensiva, il Lecce passa in vantaggio. 1-2 ad ampio raggio tra Foti e Chiricò: il bomber allarga per l’esterno brindisino e si porta in area per raccoglierne il cross, che gli vale il 7° gol in campionato e lo scettro, in solitaria, di capocannoniere del girone. Dopo la mezz’ora si rivede ancora Madonia, ma il suo destro è da censura.
La ripresa si apre, al 5° con il principale pericolo portato dal Trapani: Rizzi entra in area e carica il destro, col pallone che sorvola non di molto la traversa.
2 minuti più tardi ci prova Basso su calcio di punizione, palla alta di poco con Benassi sulla traiettoria.
Sul ribaltamento di fronte Chiricò semina il panico, ma è impreciso nell’assistenza per Foti. I due tecnici cambiano gli interpreti, Lerda inserisce anche Giacomazzi oltre a Tomi e Malcore, cautelandosi. Il Trapani non riesce a sfondare, al 47° l’ultima chance capita sulla testa di D’Aiello, che di testa manda a lato.
Un altro gol di Foti – che però, salterà Lumezzane – regala al Lecce 3 punti pesantissimi: 8 punti di vantaggio sulle seconde, vale a dire uno per gara giocata. Schiacciasassi o rullo compressore: questa squadra non conosce pause.