Politica

Lupaie, via libera al cambio di destinazione d’uso di due terreni. Bagarre in aula

LECCE – Il caso-Lupiae torna a fa capolino in aula consiliare. L’argomento ha tenuto banco per qualche ora a Palazzo Carafa. In primo piano la delibera con cui l’Amministrazione comunale ha deciso di procedere ad una variante urbanistica per cambiare la destinazione d’uso di due terreni di proprietà della sua partecipata, uno in via Lodi e l’altro in via Cicolella. I terreni in questione sono stati oggetto in passato di ben quattro aste, andate desolatamente deserte. Un’operazione strategica grazie alla quale Palazzo Carafa prova a rendere i terreni più appetibili. L’obiettivo è quello di recuperare somme consistenti di danaro. La delibera – seppure con qualche distinguo e le critiche del centrodestra – è stata approvata all’unanimità dal Consiglio comunale con 24 voti favorevoli. “E’ la premessa per chiudere il cerchio contabile della Lupiae”, ha sentenziato il consigliere Gabriele Molendini. Ma prima del via libera si è aperto un acceso dibattito in aula. “I lavoratori devono essere considerati creditori privilegiati: visto che hanno sopportato sei anni di sacrifici anche loro devono poter ottenere benefici dalla futura vendita di questi terreni”, ha sottolineato la consigliera Adriana Poli Bortone, promotrice di un ordine del giorno riveduto e corretto dopo la precisazione del sindaco Salvemini: “Nell’omologa del concordato tra i creditori privilegiati ci sono già i lavoratori. E in ogni caso – ha aggiunto – “le somme rinvenienti dalla vendita dei terreni una volta acquisite hanno una procedura diversa rispetto alla gestione ordinaria della Lupiae in quanto le somme vengono versate in un conto vincolato sottoposto all’egida del liquidatore”.

Ma il centrodestra è andato oltre invitando l’Amministrazione a trovare una via d’uscita per trasformare i contratti dei lavoratori da part time al full time”. Proposta stoppata da Salvemini: prima la Lupiae esca dalla procedura fallimentare poi ne parliamo. Rigore, responsabilità e prudenza, insomma. Altrimenti – ha detto – rischiano di saltare gli equilibri economico-finanziari cui è sottoposto l’Ente.

Passa invece l’ordine del giorno firmato da Antonio Rotundo del Pd nonostante le rimostranze del centrodestra che ha invitato il sindaco a bocciare la proposta per una questione di coerenza. Nell’ordine del giorno si chiede di “migliorare le condizioni economiche dei lavoratori dopo il soddisfacimento dei crediti indicati nel decreto di omologazione”. “Per errore ho votato a favore dell’ordine del giorno della Poli e quindi voterò anche per quello di Rotundo”, ha detto il sindaco. Un fuori programma che non è servito certo a rasserenare gli animi. “La verità – ha tuonato il consigliere Andrea Pasquino scagliandosi contro Salvemini – è che lei vuol solo mettere il cappello sui lavoratori della Lupiae”. Sipario.

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