TARANTO – “Questa è l’acciaieria più pulita del mondo”. Sì, avete capito bene: l’ex Ilva di Taranto è l’acciaieria più pulita del mondo. Parole (senza musica, per fortuna) di Davide Tabanelli, uno dei tre commissari straordinari che lavora al fianco di Giancarlo Quaranta e di Giovanni Fiore.
Ergo: l’ambiente è stato tutelato a dovere, la salute dei tarantini non è un optional. Ci siamo sbagliati tutti, dunque. Taranto è un’isola felice. E i tarantini stanno bene.
Parole choccanti che rimbombano e fanno rumore, aprendo la strada, inevitabilmente, a mille polemiche.
Poi spazio a un excursus storico condito pure da un pizzico di romanticismo che appare quantomeno inopportuno, giusto per usare un eufemismo. Termini come sostenibilità, etica, e – addirittura – amore, riecheggiano nell’intervento di Tabanelli. Il presidente di NE, Nomisma Energia, ed esperto di tematiche ambientali, avrà il compito – assieme agli altri due Commissari Quaranta e Fiore – di accompagnare l’ex Ilva ad uscire dalle sabbie mobili economiche, occupazionali e ambientali. Occorre ridare liquidità all’Azienda.
Al momento, infatti, il siderurgico tarantino ha oltre 2 miliardi di debiti. I tre avranno il compito di gestire gli impianti fino al momento in cui non verrà perfezionata la gara che porterà a riassegnarla ai privati.