LECCE- Il sindaco di Lecce Paolo Perrone torna a scrivere al ministro dello sviluppo economico Federica Guidi sulla vertenza BAT. Di pochi giorni fa l’incontro a Palazzo Carafa per discutere della mancata attuazione del piano di riconversione dello stabilimento della ex manifattura tabacchi, in quell’occasione, al termine del tavolo, sostituzioni e delegazione parlamentare salentina sottoscrissero un documento unitario in cui si chiedeva al ministero di riaprire il tavolo delle riconversioni e di chiamare la Bat a un’assunzione di responsabilità, ed estendere la convocazione della riunione convocata a Roma (ormai nelle prossime ore) anche al Comune di Lecce, alla Provincia, alla British american Tobacoo, a tutti i firmatari dell’accordo di riconversione industriale.
Nessuna risposta da Roma in quell’occasione, per questo il primo cittadino, torna a bussare nuovamente alle porte del ministero chiedendo di far partecipare al vertice romano anche le istituzioni salentine, oltre alle parti sociali del territorio che conoscono lo stato dell’arte del piano di riconversione, nonché alle altre aziende interessate al piano stesso.
Per i lavoratori ex Bat la riconversione è stata un fallimento che ha inchiodato tutti alla precarietà e all’incertezza. le aziende che avrebbero dovuto dare un futuro ai lavoratori ex Bat si stanno tirando tutte indietro ed il rischio, per questi lavoratori è quello di finire in mezzo ad una strada. La Iacobucci vorrebbe mettere i suoi 160 lavoratori in mobilità, poi c’è la Ip Korus con i suoi 70 lavoratori, 20 dei quali sono passati alla Lux Metal; stessi guai per la Hds, con 22 lavoratori tutti in mobilità, mentre 5 persone della mensa sono già in disoccupazione, con 8 stipendi arretrati. Licenziati anche i tre che lavoravano nell’azienda Quarta servizi.
