Cronaca

Intramoenia e liste d’attesa: gente che paga e gente che aspetta

UGENTO- “Chiedo di fare CHIAREZZA su questo SCHIFO!!! presso gli organi competenti“. Così si chiude la lettera con la quale un telespettatore ci chiede di intervenire. E, come nella maggior parte dei casi che ci vengono segnalati, tanto ardore è riservato alle vicende che riguardano la sanità.  Lui è un cittadino di Ugento: si è recato presso il CUP dell’Ospedale di Casarano per prenotare una Elettromiografia alla gamba e gli è stato detto che la prima data utile per effettuare l’esame sarebbe stata nel FEBBRAIO 2015. Lui ha risposto che si trattava di un esame urgente e che quindi lo avrebbe fatto privatamente, pagando. E allora l’impiegato gli ha detto che, pagando 80 euro, avrebbe potuto farlo anche lì, in ospedale, dopo qualche giorno.

Il signore, per principio, ha deciso infine di farlo privatamente (“Pagare per pagare,vado dove dico io”). Ma ci pone l’interrogativo. Anzi gli interrogativi: “Se avessi accettato di fare l’esame pagando 80 EURO al CUP, il professionista che mi doveva visitare e fare l’esame,  non era un dipendente pubblico del SSN?

– la strumentazione che doveva usare, non era quella dell’ Ospedale di Casarano?
– E’ questa la Sanità pubblica che dovrebbe curare i cittadini che pagano profumatamente le tasse a questo STATO?”.

La risposta a tutte le domande, per quanto assurdo sembri, è sì.

È l’intramoenia, l’attività libero professionale. Prevede proprio che un medico, in orario extra, eroghi prestazioni in ospedale, utilizzando le strutture ambulatoriali e le strumentazioni diagnostiche pubbliche. Parte del compenso va poi alla Asl.  Posto che, nel caso specifico del telespettatore, bisogna verificare che il medico curante che ha prescritto l’esame abbia scritto “Urgente” sulla ricetta -perchè questo obbliga a fissare l’esame entro 72 ore- resta in piedi anche il problema delle liste d’attesa. Vero è che la Asl di Lecce vi ha dato una netta sforbiciata erogando prestazioni anche in notturna ma, evidentemente, ancora non basta.

Articoli correlati

Nave d’amianto, i galatonesi urlano il proprio “NO!”

Redazione

Riforma Senato, Pagliaro: “Ci perde ancora il Salento”

Redazione

L’innesto della speranza Bové: “Indispensabile blocco francese su Xylella”

Redazione

Lavoro nero e irregolare, controlli a tappeto in ristoranti e strutture ricettive

Redazione

Call Center, 131 licenziamenti. Gli operatori: “L’azienda toglie stipendi e dignità”

Redazione

Droga e stanze a luci rosse: arrestato

Redazione