LECCE- Continuano le reazioni per le manifestazioni antifasciste che hanno creato disordini. “Si è utilizzato come pretesto il raduno di Casa Pound, che peraltro si è svolto pacificamente, per dare libero sfogo ad atteggiamenti distruttivi e guerrafondai, quelli sì realmente fascisti”. Questa l’opinione di Simona Manca, a proposito dei fatti dello scorso sabato pomeriggio.
La vice presidente della provincia si chiede chi pagherà i danni e spera che sia individuato chi ha intimidito commercianti e famiglie. Di diverso avviso Silverio Tolomeo dell’Anpi Lecce, che critica il “centrodestra cittadino colluso con le forze antidemocratiche e fasciste di Casa Pound”: “Siamo dispiaciuti per gli atti vandalici compiuti (precisiamo sempre però da qualche balordo). Tuttavia, al sindaco di Lecce, diciamo pure che egli non può permettersi di confondere quel tale balordo, che sabato 6 settembre se n’è andato in giro lungo il percorso del corteo con dei grossi petardi e con dei pennarelli neri, con un’intera manifestazione che ha visto coinvolte più di 700 persone”.
Saverio Congedo, invece scrive una lettera al Prefetto e al Questore per ringraziare le forze dell’Ordine, “impeccabili nel garantire la sicurezza durante le manifestazioni.
Interviene anche Pierluigi Imperato, coordinatore cittadino del Movimento Regione Salento, ricorda che i danni dovranno pagarli i leccesi: “È ora di intervenire per fare in modo che in futuro qualsiasi manifestazione si possa svolgere in modo davvero democratico e civile. Tra l’altro gli autori di questo scempio hanno lasciato la firma e non sarebbe difficile individuarli e identificarli e fargli pagare il conto. Ma anche questo sappiamo non accade perché dietro lo slogan dell’antifascismo si rendono intoccabili politicamente e socialmente protetti”.
