LECCE- Sulla costa adriatica continua il lavoro del professore Federico e del suo staff affiancato dai tecnici dell’AutoritĂ di bacino e della regione. Ci sono buone notizie: buona parte delle zone interdette alla navigazione e balneazione sarebbero sicure, sono gli ultimi rilievi dei tecnici a confermarlo.
Nelle prossime ore si terrĂ un nuovo incontro tra esperti e funzionari degli enti interessati per fare il punto della situazione. Gran parte delle coste esaminate sono ritenute sicure e a breve saranno rese fruibili alla balneazione. Entro 10 giorni, sarĂ redatta una relazione sullo stato della costa adriatica, che dovrĂ essere condivisa e sottoscritta da tutti, soprattutto dalla Regione e dall’AutoritĂ di Bacino.
Il documento sarĂ poi consegnato alla Capitaneria di Porto per aggiornare l’ordinanza in base a queste novitĂ . Parallelamente si avvierĂ la procedura burocratica di aggiornamento del Pai. Non sarĂ possibile, infatti, attendere le modifiche del Piano per l’Assetto Idrogeologico, perchĂ© l’iter burocratico sarebbe troppo lungo e le zone resterebbero chiuse per tutta l’estate: invece con l’escamotage di una relazione condivisa, la Guardia Costiera potrĂ avere un documento autorevole tra le mani per liberare diverse zone dai lacci dell’ordinanza di pubblica sicurezza. Un ruolo importante lo avrĂ Regione e AutoritĂ di Bacino.
“Avrei potuto ricorrere al Tar contro l’illogicitĂ dell’ordinanza, ma abbiamo scelto la linea della collaborazione e del dialogo tra istituzioni – spiega il sindaco di Melendugno, Marco Potì – e sono sicuro che le forze dell’ordine, di fronte a un documento autorevole, redatto dagli stessi professori che hanno contribuito a stilare il Pai, rimoduleranno l’ordinanza”. In effetti, l’ordinanza che blocca un lungo tratto di costa adriatica, impedendo la balneazione e navigazione a salentini e turisti, si basa proprio sui dati tecnici forniti dal Pai: ora la relazione potrĂ sbloccare una situazione difficile.
Sulla costa jonica, invece si lavora per evitare il caos dell’anno scorso. Sui lidi di Gallipoli non si ballerĂ piĂą per tutta la stagione: consentite solo 4 – 5 serate, inclusi san Lorenzo e Ferragosto. I lidi potranno continuare con i beach party e con gli “aperi – cena”, con musica di sottofondo, senza trasformarsi in discoteche.
“Quest’anno credo che il Salento segnerĂ un piĂą sul turismo straniero, perchĂ© quello interno è in calo spiega Mauro della Valle, presidente Federbalneari Salento – siamo in attesa di una legge sul turismo made in Italy che dia piĂą certezza ai gestori e non consegni i lidi alle multinazionali. Intanto, siamo a lavoro per fronteggiare in maniera ordinata gli enormi flussi di turistici”.