BRINDISI- Abbandonati dalle istituzioni, ma pronti ad incatenarsi pur di rivendicare il diritto al lavoro, il diritto alla dignità.
Gli ex dipendenti della ditta Enasca di Brindisi che operava nello stabilimento Ilva di Taranto rendono pubblico il loro disagio in un sit-in di protesta all’esterno dell’Inps, in piazza Vittoria. Licenziati il 15 aprile 2012, dopo aver percepito la disoccupazione fino al mese di dicembre, reclamano i soldi della mobilità in deroga. Ma a quanto pare la richiestà di indennità avanzata dai 60 lavoratoi non è stata accolta dalla regione Puglia. Questa la spiegazione fornita dal vicedirettore dell’Inps di Brindisi ai padri di famiglia che non percepiscono alcun reddito da sette mesi.
“Non vogliono vivere in funzione di un sussidio che stenta ad arrivare”, spiegano gli ex dipendenti Enasca; con l’aiuto del sindacato dei Cobas cercano un lavoro, nonostante il reinserimento nel mondo professionale a 50 o 60 anni sia molto complicato. Ma loro non ci stanno ad arrendersi, e sono determinati a portare avanti una battaglia che li accomuna a migliaia di lavoratori.