TARANTO- “Ora, senza rinvii e perdite di tempo, attendiamo il Piano industriale da cui dipende la possibilitĂ di porre davvero fine ad una storia infinita di danno alla salute e di inquinamento ambientale, con il risanamento dello stabilimento siderurgico“. Cosi Legambiente Taranto, dopo l’approvazione del piano ambientale dell’Ilva. L’associazione ambientalista stringe sui tempi per il piano industriale con il quale si sbroglierĂ il nodo risorse necessarie per attuare l’Aia e modificare il ciclo produttivo.
“Le voci e le ipotesi su un diverso assetto produttivo dell’Ilva, con il ridimensionamento dell’area a caldo e l’utilizzo di altre tecnologie produttive, piĂą rispettose per la salute e l’ambiente, dovranno così trovare conferma – spiega Legambiente – in ipotesi concrete”. “Purtroppo il piano ambientale ha confermato l’allungamento al 2016 dei tempi concessi per il completamento degli interventi previsti dall’Aia del 2012”.
Per questo Legambiente si impegna a verificare le eventuali modifiche apportate riguardo ad interventi, monitoraggi o precauzioni da porre in essere, in attesa del completamento delle opere previste dall’Aia. Questo per ridurre i rischi sanitari e le conseguenze sull’ambiente, a partire – conclude l’associazione – dai parchi minerali, la cui copertura rimane la vera cartina di tornasole dell’effettivo avvio dei risanamento dello stabilimento”.