Cronaca

Rifiuti tossici sepolti, oggi super vertice in Procura

LECCE- Maxi vertice in Procura sui rifiuti tossici che la Camorra avrebbe seppellito nel Salento negli anni Novanta. Oggi si siederanno attorno al tavolo il procuratore generale Giuseppe Vignola, il procuratore Cataldo Motta, i magistrati esperti a Lecce nei reati ambientali (l’aggiunto Ennio Cillo e il sostituto Elsa Valeria Mignone), insieme con i procuratori e gli aggiunti di Brindisi e Taranto.

Un’iniziativa assunta dopo che, nelle scorse ore, anche la Procura di Bari si è interessata al problema e ha avviato un’indagine conoscitiva, con l’obiettivo di costituire una task force per far luce sulla questione.

Il pubblico ministero barese Pasquale Drago, che ha avviato il fascicolo al momento contro ignoti e senza ipotesi accusatorie precise, ha spiegato che ritiene necessario monitorare il territorio aggiungendo che ”Il procuratore di Lecce Cataldo Motta ha ragion, non ci sono concrete evidenze di un rischio per la salute dei cittadini pugliesi, ma abbiamo il dovere di dare una risposta certa sullo stato di salute della regione”.

Intanto i cittadini di Casarano si sono mobilitano per chiedere che anche i magistrati leccesi intervengano e costituiscono, su Facebook, un comitato che sta raccogliendo centinaia di firme per presentare una petizione in Procura.

Tutto nasce dalle dichiarazioni dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone, rese nel 1997, e riferite a diversi anni prima, venute fuori solo di recente. “Dichiarazioni – secondo quanto dichiarato nei giorni scorsi da Motta- sarebbero stati ritenuti poco attendibili dalla Commissione parlamentare antimafia, al punto da rimanere segretati e non essere stati neppure trasmessi a Lecce”.

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