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Il “Caso Salento” al centro del XXX Congresso Nazionale del Silb

LECCE- Regole certe e valide per tutti, controlli a tappeto per farle rispettare, perchè la concorrenza sleale, l’ abusivismo e l’improvvisazione uccidono il divertimento notturno e l’intrattenimento di qualità.  Sono questi i temi che verranno affrontati nel corso della 3 giorni del 30esimo congresso nazionale del Silb -fipe Confcommercio che il 28, il 29 e il 30 ottobre si svolgerà a lecce nell’hotel Garden Inn.

E a Lecce arriveranno i sindaci delle più importanti città turistiche italiane ed europee , è prevista anche la partecipazione del viceministro all’interno Filippo Bubbico, e la discussione non potrà non incentrarsi su quello che il salento è diventato negli ultimi anni: l’eccellenza del divertimento estivo in italia, un primato che porta con se problemi di organizzazione e disorganizzazione.

Perchè per essere all’altezza della situazione, prevenire gli incidenti, evitare l’abuso di alcol , si può solo con le regole. Non si può ballare ovunque, come hanno sottolineato il presidente della camera di commercio di Lecce Alfredo Prete e il presidente nazionale del Silb , il salentino Maurizio Pasca, i raduni non possono essere improvvisati, come accaduto la scorsa estate, gli imprenditori del settore che investono milioni di euro anche in sicurezza vanno tutelati. Il rischio è, come accaduto quest’anno a Gallipoli, che il divertimento fuori controllo rovini l’immagine di un territorio che punta anche su quello per poter crescere.

Se si fosse agito prima, ha commentato Alfredo Prete, probabilmente non si sarebbe arrivati al punto da dover firmare un protocollo d’intesa per arginare le infiltrazioni mafiose a Gallipoli. La criminalità si infiltra dove ci soldi i soldi e dove mancano le regole. Perchè il divertimento è una cosa seria è il titolo del convegno che in tre giorni affronterà soprattutto questi problemi. Obiettivo : qualità , sicurezza, regole e controlli perchè il mondo dei locali dai ballo ha un fatturato di miliardi di euro e conta 50mila addetti. Le aziende sane ci sono e proprio per questo vogliono continuare ad agire nella legalità.

 

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