Cronaca

Parcheggi per disabili? Nella Asl è tutto occupato

LECCE- Ogni mattina, la scena è sempre la stessa. Identica. Cartelli e strisce gialle puntualmente ignorate. Ovunque. Di fronte al Centro di Salute mentale, di fronte all’accesso agli ambulatori, davanti ai Servizi Riabilitativi e all’Ufficio Protesi, addirittura davanti al Dipartimento di Riabilitazione.

Per i disabili, nella Cittadella della Salute di piazzetta Bottazzi, a Lecce, non c’è posto. Una situazione paradossale, che sa di beffa, ma anche di offesa a chi, ogni giorno, si vede occupare il parcheggio che gli spetta e deve fare un bel po’ di strada a piedi prima di raggiungere uffici e presidi.

Mauro Rizzo, ogni mercoledì mattina, accompagna il figlioletto di 9 anni alla seduta di psicoterapia. Un modo necessario per affrontare il problema muscolare degenerativo con cui il bambino ha, purtroppo, a che fare. E ogni mercoledì, gambe in spalla, per entrambi è una fatica. È così da oltre un mese, da quando sono iniziate le terapie mattutine. Altrettanto puntuali le segnalazioni in direzione generale.

Certo è che, senza controlli agli ingressi e con la sbarra sempre alzata, l’ex Opis è il regno del caos. Entrano tutti e si parcheggia ovunque, in ogni buco libero. Addirittura sugli scivoli per le carrozzine.

Ciò che è peggio, però, è che si occupano proprio i posti dedicati ai più deboli. E a farlo sono spesso, incredibilmente, proprio medici e dipendenti della stessa Asl, come dimostrano i contrassegni sulle auto e le scritte sulle Panda in sosta.

Una contraddizione in termini, si diceva. Un’assurdità in verità datata, ma che la Asl non riesce neppure a contrastare. Sei giorni fa, l’ultimo atto: una circolare a firma del direttore generale Valdo Mellone e rivolta a dipendenti, direttori di Area e Dipartimenti, dirigenti e associazioni di volontariato. Lo si mette nero su bianco: “dalle verifiche è risultato che molte delle autovetture sono mezzi aziendali o di proprietà di dipendenti. Pertanto, si richiama il personale al rispetto della legge”.

Già, ma quale legge? A quanto pare, su questo luogo non ha competenza la polizia municipale, perchè è equiparato al parcheggio di un condominio, privato. Dunque, senza sanzioni, pare essere terra di tutti e di nessuno. E a voler fare da sé, con regolamenti appositi, si rischia di incappare in quello che è successo a Frosinone, dove, per lo stesso motivo, la Asl ha stipulato un contratto con una società privata per la rimozione delle autovetture, beccandosi, tuttavia, una denuncia per estorsione dagli automobilisti ai quali veniva comminata una sanzione, senza la presenza di un pubblico ufficiale. L’appello alla sensibilità, tuttavia, potrebbe non bastare affatto.

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