CronacaEconomia

3 milioni di euro per gli armadi della nuova sede regionale

BARI  –  La nuova sede della Regione Puglia che riunirà in un luogo comune, tutti  – o quasigli assessorati, non dovrebbe essere lontana dal completamento. I lavori iniziati ormai due anni fa sembrerebbero in dirittura d’arrivo.

Lo fa capire il fatto che la Regione sta mettendo in conto spese i mobili che andranno ad arredare la nuova sede.

Perchè 24 milioni di euro erano necessari solo per costruire e ristrutturare i tre fabbricati che costituiranno la nuova sede degli assessorati. 22.000 metri quadrati di superficie che ospiteranno uffici, sala mensa servizi, assessorati  ed archivio. Circa 40 sono le stanze previste per ogni piano dei palazzi.

Una bella spesa sia per costruirli e ristrutturarli che per ammobiliarli. Perchè chi ha immaginato che bastasse un trasloco dei mobili esistenti evidentemente si sbagliava. Sebbene alcuni uffici di assessori siano stati completamente rinfrescati solo due anni fa.

Il conto spese della Regione, in questi giorni, si sta allungando per dotare le sedi regionali di mobili nuovi di zecca.

E il prezzo, naturalmente, non sarà certo irrisorio.

Solo per dotare il piano interrato che ospiterà l’archivio di armadi compattabili “a movimentazione meccanica” la Regione dovrà sborsare alla ditta vincitrice dell’appalto, qualcosa come un milione e 220.000 €. Una cifretta niente male se si pensa che sarà necessaria, come detto, solo per gli armadi dell’archivio.

E difatti il mobilio è una voce a parte. Per gli arredi – ambientalmente sostenibili come era espressamente specificato nella gara – si è aggiudicato l’appalto una ditta di Udine che fornirà il necessario con una spesa di 1 milione 550.000 €.

In totale, dunque, fino a questo momento solo per armadi e mobili andranno via quasi 3 milioni di euro. Naturalmente solo per la sede degli assessorati. Perchè è bene ricordare che anche quella del Consiglio regionale è destinata a traslocare in via Gentile nel nuovo stabile che si sta ultimando.

Ed è lecito pensare dunque,  che per entrambe le sedi, la lista della spesa non finisce qui.

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