S.FOCA (LE) – Il cronoprogramma è messo a puntino: a settembre dovrebbero arrivare le ruspe sulla spiaggia di San Foca, per abbattere il Regina Pacis, l’ex CPT dei tempi degli sbarchi, e costruire al suo posto il Grand Hotel Semeraro.
Il progetto esecutivo è stato depositato presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Melendugno il mese scorso e ora è tornato in discussione in Commissione Paesaggio che dovrà istruire la pratica da inoltrare alla Soprintendenza e agli altri enti per ottenere i pareri necessari.
Le Querce srl, la società che fa capo a Rico Semeraro, ex Presidente del Lecce calcio, aveva acquistato dalla Curia l’immobile, nato come ex Colonia per bambini e poi trasformato nella tanto discussa struttura di accoglienza gestita da Don Cesare Lo Deserto.
La società si è ripresentata con un progetto rimodulato rispetto a quello più mastodontico protocollato il 23 febbraio dello scorso anno. Ci si è attenuti, stavolta, alle prescrizioni già date dalla Commissione paesaggistica. Le criticità riguardavano innanzitutto il piano seminterrato che oggi non c’è e che era pensato per fare spazio a servizi e parcheggi. I dubbi sulla compatibilità geologica, visto che l’immobile è a pochi passi dal mare, hanno fatto il resto.
“Ora quel piano è stralciato – conferma il Sindaco Marco Potì -. Sono state rispettate le prescrizioni relative alle altezze, aboliti i volumi più impattanti, prima dell’estate l’iter autorizzativo dovrebbe essere terminato, perchè l’aspirazione è iniziare i lavori a settembre”.
Certo, non tutto è in discesa. Per il Resort a 4 stelle da 50 camere, 214 posti-letto, ristorante, hall, sale, piscina, servono ancora i pareri di Soprintendenza, Demanio, visto che la struttura sorge a 300 mt dall’area demaniale, forestale, Capitaneria di porto, ASL e Vigili del Fuoco, poichè sorge in un’area ricompresa dallo strumento urbanistico in quella edificabile.
Non rientra invece, in zona PUTT, per cui non dovrebbe essere interessata anche la Regione Puglia.
Ma rimane un altro nodo da sciogliere, quello che dovrà essere affrontato in Consiglio comunale: la variante al PRG. Attualmente, la zona è tipizzata sì come area a finalità turistico-ricettiva, ma con scopo sociale per poter ospitare un ostello della gioventù, che oggi dovrebbe dunque essere trasformato in hotel di lusso.
In cambio della rinuncia al vincolo di destinazione d’uso dell’immobile, il Comune a titolo di ristoro, riceverà 250.000 € che saranno impiegati per rifare la piazza di San Foca. Rinunciando però anche, definitivamente, all’ipotesi prospettata da tanti e frutto anche di una raccolta firme, di abbattere quella che è considerata la ‘Punta Perotti’ del Salento, una bruttura inizialmente abusiva, poi condonata, impiantata sulla sabbia. E che il maquillage difficilmente riuscirà a cancellare.