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Salento in piazza per la Pace. I vescovi lanciano appello, Comuni pronti ad accogliere profughi

LECCE- Tutti insieme per chiedere uno stop immediato delle ostilità, insieme per la pace, perchè possa esserci un cambio di rotta.  In campo nella centralissima Piazza Sant’Oronzo a Lecce, come in centinaia di piazze d’Italia, famiglie associazioni, ragazzi (tantissimi), istituzioni che hanno voluto far sentire, forte, la loro volontà di pace che hanno voluto gridare a gran voce la loro voglia di stoppare una nuova catastrofe umanitaria.

Protagoniste le bandiere ucraine e la preoccupazione di chi è qui, ma ha il cuore lì.

Un modo per esprimere solidarietà verso il popolo colpito, perchè possano aprirsi tutti i canali della diplomazia e parta “un processo di pace” , perchè in gioco sono la vita ed il benessere di milioni di persone , con esiti che potrebbero essere ancor più devastanti per la pace mondiale.

La promessa che parte dalla Piazza leccese è quella di di cogliere ogni occasione per ribadire la condanna ferma per la guerra in tutte le sue forme.

Manifestazione anche a Taranto, dinanzi alla Prefettura, per ribadire che “la Pace è la sola via da percorrere per superare la crisi e risolvere il conflitto”. Il comitato costituitosi nella città ionica ribadisce anche il “no all’estensione della Nato all’Ucraina e al posizionamento di nuove armi nucleari Usa in Europa”.

Intanto, i vescovi della Conferenza episcopale pugliese esprimono forte preoccupazione per il conflitto e vogliono far giungere la loro solidarietà a quelle comunità che affrontano questa improvvisa ed ingiusta situazione di sofferenza ed esprimere “vicinanza ai fratelli dell’Ucraina e della Russia presenti sul nostro territorio e che certamente seguono con apprensione quanto accade nelle loro terre”. A questo tema saranno dedicate le celebrazioni eucaristiche di domani, citando don Tonino Bello: “Coraggio, fratelli profeti! Diciamo che ogni guerra è iniqua. Promuoviamo una cultura di pace”. I presuli pugliesi accolgono l’invito di Papa Francesco a dedicare la giornata del prossimo 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri, al digiuno e alla preghiera per la pace.

Alcuni Comuni del Salento, come Salice Salentino, inoltre, dichiarano “da subito la propria disponibilità ad accogliere in paese, in strutture che saranno indicate caso per caso, i profughi in fuga, con particolare riguardo a donne, bambini, anziani, soggetti fragili e nuclei familiari”. Lunedì un documento ufficiale di disponibilità sarà inviato al prefetto di Lecce e all’ambasciata dell’Ucraina in Italia.

https://youtu.be/SO4KCeaqXng

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