Attualità

Una carta d’identità si può richiedere in pochi minuti, ma si ritira dopo 12 mesi

LECCE – “TeleRama potrebbe fare un servizio per segnalare che il Comune di Lecce non può far attendere 10 mesi per rinnovare la carta d’identità? Ho appena fatto la prenotazione on line (obbligatoria) per le mie figlie e la prima data utile è il 28 giugno 2022…è assurdo…una vergogna….per un’operazione amministrativa di 10 minuti”. È uno dei messaggi giunti allo sportello d’ascolto “Dillo a Telerama”.
È una vecchia storia. Dopo la pretesa di effettuare ogni richiesta per via telematica, è subentrata la certezza di tempi lunghissimi per ottenere un riscontro concreto. E il discorso vale per quasi tutte le pratiche da eseguire presso l’ufficio anagrafe di Lecce.

Lasciando stare l’emergenza Covid, se i pubblici uffici giustamente si adeguano alle nuove tecnologie, dovrebbe essere principalmente per garantire rapidità dei servizi e comodità per dipendenti e cittadini.

E invece, inspiegabilmente, accade che la rete informatica decongestiona sì l’ufficio pubblico dall’afflusso dell’utenza, ma a quest’ultima si chiede -di contro- di avere molta pazienza, come dimostra la denuncia che avete appena ascoltato.

Certamente qualcuno potrebbe dire: se c’è un motivo urgente, magari basta farlo presente per accelerare i tempi. Ma sarebbe come affermare che per un diritto occorre dire i propri fatti privati, per non attendere 10 mesi una carta d’identità richiesta, tra l’altro, on line ed in pochi minuti.

Da chi dipende? Non certo dai pubblici dipendenti o dall’assessore al ramo. Di certo, però, qualche intoppo c’è. E questo a discapito del povero cittadino, dilaniato dai tempi per nulla brevi per ogni documentazione anagrafica richiesta.

Qualcuno potrà anche rispondere che proprio il primo cittadino, in un suo post dello scorso 9 settembre, abbia ammesso dei ritardi, dandone poi spiegazione : 25 dipendenti in meno negli uffici demografici e blocco delle assunzioni.
Tutto comprensibile, ma visto la consapevolezza che 19 lavoratori non siano sufficienti (sino a mesi fa erano 44) perché non prevedere un momentaneo spostamento da altri uffici in attesa che il Governo non autorizzi nuove assunzioni ed evadere così le richieste arretrate, così come evidenziato dallo stesso sindaco?

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