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Cittadella della Ricerca Brindisi, Pagliaro: “La Regione partecipi a piano di rilancio per ridare centralità al polo tecnologico salentino”

BRINDISI-“Da anni si parla del rilancio della Cittadella della Ricerca di Brindisi, ma lo stato attuale del comprensorio tecnologico di proprietà della Provincia di Brindisi è a dir poco avvilente. Assenza di illuminazione e guardiania, incuria diffusa, erbacce, strade sconnesse, chiusura della foresteria interna e palazzine deteriorate: un quadro di complessivo decadimento che rischia di indurre le strutture di ricerca ancora presenti a trasferirsi altrove”. Così il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani  e Presidente MRS.

“Fermare il degrado e programmare il rilancio di questo polo tecnologico caduto nel dimenticatoio dev’essere una priorità di tutti gli attori in campo- continua Pagliaro- il piano di valorizzazione redatto dalla Provincia ha incontrato l’interesse della Regione, che con una delibera del marzo scorso ha affidato uno studio di fattibilità preventivo alla sua adesione all’ARTI, Agenzia Regionale per le Tecnologie e l’Innovazione. Nelle more di questo studio, ho chiesto un’audizione in Commissione Sviluppo economico e ho presentato un’interrogazione urgente agli assessori Delli Noci e Piemontese, per fare il punto sullo stato attuale della Cittadella della Ricerca di Brindisi e confrontarsi sulle criticità e sulle esigenze di rilancio di questo polo d’eccellenza. Qui operano enti, laboratori di ricerca pubblici e privati, imprese dei settori energetico, tecnologico e aerospaziale, UniSalento ed enti di formazione. Presenze stoiche, sopravvissute all’abbandono progressivo della cittadella. C’è l’esigenza e l’urgenza di ridare decoro al complesso, sottraendolo al progressivo decadimento e mettendone a frutto le potenzialità di polo di ricerca e trasferimento tecnologico d’interesse regionale, incubatore di spin-off e start-up in materia di sostenibilità, ricerca e innovazione. La Cittadella può diventare davvero il motore dell’economia del territorio, creando nuove opportunità occupazionali e potenziando l’attrattività per ricercatori di tutto il mondo. L’auspicio è che la Regione, per tramite dell’ARTI, trovi in tempi brevi la via migliore per contribuire all’attuazione di un piano di rilancio effettivo, che ridia smalto e centralità a questo straordinario incubatore di idee e ricerche di cui Brindisi e l’intero Salento hanno grande bisogno”.

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