Politica

Amministrative, ufficializzato asse Pd-M5s anche a Nardò con Falangone

NARDO’- Dopo Gallipoli, anche a Nardò si ufficializza l’alleanza politica Pd-M5s in vista delle prossime amministrative con la candidatura di Carlo Falangone, ex vicesindaco di Marcello Risi con delega ai Servizi Sociali. Si compatta il fronte centrosinistra-pentastellati contro il sindaco uscente, ricandidato, Pippi Mellone, che, com’è noto, riunisce civiche, pezzi di centrodestra e anche alcuni di centrosinistra, quelli più vicini al governatore pugliese Michele Emiliano. Il Partito Democratico neretino, però, non ha intenzione di assecondare questa ipotesi e va per la sua strada, trovando l’accordo con il M5s, che trova le sue espressioni più autorevoli a Nardò in Cristian Casili, vicepresidente del Consiglio regionale, e nella parlamentare Soave Alemanno. Falangone sarà sostenuto anche dalla sua lista “Futuro Comune”, da “Collettiva” formata da giovani e dalla lista dei Progressisti, composta da fuoriusciti dal Pd. Si cerca intesa anche con la lista Nardò Bene Comune, che al momento è in campo con la candidata sindaca Stefania Ronzino.

Il centrodestra viaggia disunito: oltre a Mellone, è in corsa Mino Frasca, sostenuto da Forza Italia e due civiche. Pierpaolo Losavio, supportato da una civica, è il quinto candidato a Palazzo di Città.

Il Pd vuole riportare Nardò alla sua storia di centrosinistra e strapparla a Mellone, in attesa che anche Emiliano (anche lui del Pd) prenda pubblicamente posizione.

“In questi cinque anni – dicono dalla segreteria cittadina – il Partito Democratico di Nardò ha fatto opposizione ogni giorno, senza mai lasciare nulla al caso, per difendere i diritti delle persone, degli emarginati, delle classi sociali meno abbienti. Ha proposto strumenti di tutela per i cittadini che hanno sofferto il peso della crisi, specie nell’ultimo anno. Anche nei momenti in cui sembrava di essere “soli” tra i banchi della minoranza, il Partito democratico ha svolto il suo ruolo e tenuto la barra dritta, nel rispetto dei valori democratici e del mandato conferito dai neretini. Ora è il momento del coraggio, della scelta, della costruzione di una nuova visione di futuro per Nardò, di un nuovo orizzonte che deve vedere unite tutte le forze e tutti i cittadini che credono in un’alternativa per la città”.

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