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Vaccini anti covid, poco personale e tempi lunghi. La Puglia accelera

BARI – A fine anno arriveranno le primissime dosi, ma nei primi giorni di gennaio sarà consegnata anche in Puglia la scorta completa dei vaccini anti covid da somministrare nella fase 1, quella che riguarda operatori sanitari e amministrativi in servizio negli ospedali, ospiti delle rsa.

Su base volontaria, però. E’ partito infatti il censimento sul sito della Regione per raccogliere le adesioni dei candidati alla prima fase, un passaggio necessario perché un obbligo vaccinale non c’è.

I punti fermi sono sempre gli 11 centri di stoccaggio e somministrazioni, un solo presidio ospedaliero è sprovvisto della cella che consente di mantenere il vaccino a temperatura ed è quello di Taranto. Ma le indicazioni della Protezione civile nazionale sono di far arrivare le dosi destinate alla provincia jonica, nel centro più vicino.

Il punto, però, sono i tempi. Perché nell’ultima riunione con il commissario Arcuri, la Puglia ha indicato la disponibilità degli operatori che materialmente somministreranno il vaccino ai colleghi: 27 medici e infermieri e altrettanti oss. Dato, questo, che porta ad avere tempi di somministrazione della prima tranche molto lunghi: 84 giorni. Vuol dire che per vaccinare i candidati del primo turno, la Puglia impiegherebbe due mesi e mezzo. Troppo, visto che di più fanno solo le Marche. Di qui la richiesta di Arcuri di stringere i tempi e di molto. La Regione, dunque, ha dovuto ricalcolare tutto. A cominciare dal personale impiegato. Per l’allocazione delle prime 95mila dosi – ha fatto sapere l’assessore alla Sanità, Pierluigi Lopalco – si stima di impiegare 230 operatori, distinti fra sanitari ed amministrativi, per concludere la vaccinazione in 15 giornate lavorative. “Stiamo provvedendo a trasmettere questo dato aggiornato alla Protezione civile nazionale. Fermo restando – ha aggiunto l’epidemiologo – che la stima definitiva della tempistica e delle risorse umane necessarie a completare la prima fase della campagna vaccinale potrà essere definita solo dopo aver raccolto il numero definitivo di adesioni alla vaccinazione”.
Dato che si conoscerà non prima di sabato.

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