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Indagine compravendite immobiliari, il Papa licenzia don Mauro e altri 4

CITTÀ DEL VATICANO/LECCE – Il terremoto giudiziario di ottobre scorso partì dal Vaticano e arrivò fino a Lecce. Si tratta di un’indagine che riguarda operazioni milionarie di compravendita di immobili fra Roma e Londra. L’acquisto di un palazzo londinese fu definito “opaco” dallo stesso pontefice.

E i funzionari del Vaticano indagati e sospesi cautelativamente dal servizio e poi in parte reintegrati, tra i quali c’è il leccese don Mauro Carlino, sono stati ora licenziati dal Papa.

Oltre a don Mauro, le persone indagate sono Vincenzo Mauriello e Fabrizio Tirabassi, dirigenti della Segreteria di Stato, Caterina Sansone, addetta all’amministrazione, e il direttore dell’Aif (autorità di informazione finanziaria) Tommaso Di Ruzza. Quest’ultimo ha già lasciato l’incarico per la fine del mandato. A loro si aggiunse poi monsignor Alberto Perlasca.

Papa Francesco fu avvertito di possibili crimini finanziari e ordinò subito un’indagine. Don Mauro era da poche settimane a capo dell’Ufficio Informazione e Documentazione della Santa sede.

Giovedì sera, alla vigilia del primo maggio, è arrivato il provvedimento della Segreteria di Stato di Papa Francesco per i cinque lavoratori, che al momento si trovano in pieno processo. La notizia è stata pubblicata dal Messaggero. La Sansone ha mantenuto il posto di lavoro, ma con un altro incarico.

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