Politica

Facebook oscura anche Casapound Lecce e i profili dei militanti salentini

LECCE- La scure di Facebook e Instagram colpisce anche Casapound Lecce: oscurate le pagine ufficiali ma anche i profili personali di diversi esponenti salentini del movimento di estrema destra. L’accusa per tutti è di istigazione all’odio.

“Le persone e le organizzazioni che diffondono odio o attaccano gli altri sulla base di chi sono non trovano posto su Facebook e Instagram. Candidati e partiti politici – spiegano dall’amministrazione dei due social – così come tutti gli individui e le organizzazioni presenti su Facebook e Instagram, devono rispettare queste regole, indipendentemente dalla loro ideologia”. Gli account rimossi, a loro dire, hanno violato questa policy

Nel giudizio, però, non pesa solo se gli utenti hanno usato parole di odio ma anche se hanno gestito pagine o gruppi che sono stati rimossi per aver pubblicato contenuti in violazione della politica aziendale.
Cancellati, quindi, non solo gli account di Gianluca Iannone, presidente di CasaPound Italia, e Simone Di Stefano, vicepresidente, ma anche quelli di di militanti locali e gestori delle pagine ufficiali. “Facebook – ha commentato su Twitter Di Stefano – ha chiuso la mia pagina, 140mila iscritti. E quella di Casapound, 250mila. Ha chiuso le pagine dei nostri consiglieri democraticamente eletti. Un abuso, commesso da una multinazionale privata in spregio alla legge italiana. Uno sputo in faccia alla democrazia”.

Articoli correlati

Anche il gasdotto Tap al centro del faccia a faccia Conte-Trump

Redazione

Affari tra Comune e Nubile, ancora sequestri e perquisizioni

Redazione

Provinciali, Marra candidato ufficiale di Forza Italia

Redazione

Adisu, Emiliano nomina il cugino di “miss preferenze”: è bufera

Redazione

Francavilla, il Sindaco Bruno si dimette

Redazione

Forza Italia dice sì a Giliberti, domani il tavolo del centrodestra

Redazione