SALENTO – In 7 palazzi di città tra Lecce, Brindisi e Taranto i commissari cederanno il posto ad un sindaco. L’appuntamento alle urne fissato per il 26 maggio prossimo per questi Comuni del Salento ha un sapore nettamente diverso. Per 6 di loro lo scioglimento è il frutto di una crisi dell’amministrazione reggente. Per uno, Parabita (grande assente alla scorsa tornata elettorale) è la diretta conseguenza dell’inchiesta sulle infiltrazioni di stampo mafioso.
In tutto saranno 37 i Comuni salentini chiamati al voto in primavera, su 67 Comuni pugliesi pronti alla sfida alle urne. Il turno di ballottaggio è previsto per il 9 giugno. Tempo fino a sabato per depositare le liste, dunque si affinano i dettagli.
In provincia di Brindisi il rinnovo amministrativo coinvolgerà 3 Comuni: Mesagne (la cui amministrazione è caduta lo scorso 22 gennaio con la maggioranza dimissionaria), Ostuni e Villa Castelli. 68.500 circa gli elettori.
Nel Tarantino l’appuntamento elettorale interesserà 5 Comuni: Carosino, Faggiano, Maruggio e poi Leporano e Roccaforzata, questi ultimi due commissariati. Oltre 25 mila gli elettori.
La sfida più grande si terrà nel Leccese dove sono in 29 i Comuni pronti alla sfida, incluso il capoluogo, con circa 228 mila e 500 elettori in tutto. A Lecce, Novoli e Campi a fare le valigie saranno i commissari, tutti subentrati alla caduta dell’amministrazione in carica. A Parabita, invece, sarà l’occasione per voltare pagina: il sindaco vincente prenderà il posto della commissione prefettizia, intervenuta nel febbraio 2017 per far decantare l’aria dopo la bufera su presunti condizionamenti legati alla malavita organizzata.