LECCE – L’espressione “L’unione fa la forza” è valida per il branco, certo, ma lo è anche per contrastare i soprusi. Stanno facendo quadrato, insieme ai loro genitori, i ragazzini che sono stati vittime forse dello stesso gruppo di bulli nel centro di Lecce, sabato pomeriggio. Dopo la denuncia di una mamma, il cui figlio dodicenne è stato accerchiato insieme a tre amichetti e picchiato, si fanno avanti altri genitori, supportati dalle testimonianze dei ragazzini.
Parla la madre di un altro ragazzino incappato nella rete dei bulletti: lo stesso caso, sabato pomeriggio, con il racconto dettagliato del figlio: “Con un futile pretesto, mio figlio e i suoi amici sono stati accerchiati, proprio lungo Corso Vittorio Emanuele. Uno degli aggressori ha detto a una delle vittime di mostrargli il cellulare, per vedere se fosse vero che, con alcuni messaggi, stesse importunando la sua ragazza”. Era solo una scusa: subito dopo, in due sono stati messi con le spalle al muro e sono stati picchiati. Sentendo questi fatti raccontati dal tg, un ragazzino che era a casa ha parlato con la madre: dalla descrizione avrebbe capito chi è uno dei bulli, di cui lui stessa è stato vittima. E su Facebook altre due madri intervengono: anche i loro figli si sono fatti avanti e hanno trovato il coraggio di raccontare i soprusi subiti da un gruppo di bulli. Le indagini della Polizia, intanto, vanno avanti. Si stabilirà se ad agire sia stato sempre lo stesso gruppo.
