Cronaca

Ladri di energia elettrica: 22 arresti in sei mesi. Si ruba al vicino o dalle strade

BRINDISI- C’è chi, pur avendo il contatore staccato per morosità, aveva gli elettrodomestici perfettamente funzionanti. Chi, poi, si era ingegnato per alimentare illuminazione e ventilazione di una serra di marijuana. In sei mesi, sono già ventidue le persone arrestate e due quelle denunciate nel Brindisino per furto di energia elettrica. Hanno sottratto 240mila chilowatt, risparmiando, nel complesso, sulla bolletta, un qualcosa come 130mila euro in totale.

I controlli effettuati hanno portato a galla una casistica abbastanza varia. I carabinieri hanno agito gomito a gomito con il personale tecnico della società di erogazione che si occupa anche di mettere in sicurezza l’impianto dopo aver reciso l’allaccio abusivo. Quindi, si diceva, sono venuti fuori i casi più disparati: appunto, la famiglia che, senza corrente per morosità, si era allacciata abusivamente all’impianto elettrico del garage del vicino di casa.

Il furto di energia più comune resta quello eseguito mediante l’allaccio diretto al cavo principale della rete di pubblica distribuzione, con due morsetti a molla in ferro applicati ad un cavo elettrico di lunghezza variabile,  quanto basta per collegarlo all’abitazione.

In questo modo, ad esempio, è stata alimentata una serra, ricreata negli androni di un fabbricato rurale al cui interno era stata strutturata una florida piantagione di marijuana. Anche un’azienda agricola della zona ha fatto lo stesso, per diverso tempo, per alimentare le pompe sommerse dei pozzi per emungere l’acqua per l’irrigazione, nonché per tutte le altre attività aziendali.

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