LECCE- La marea pentastellata si è alzata in tutti i capoluoghi salentini, con picchi impensabili nella città di Brindisi, dove supera il 52 per cento, e di Taranto, dove arriva al 47,86. A Lecce tocca il 37,44 per cento e qui accade ciò che non accade altrove: il secondo partito non è Forza Italia, che raggiunge solo il 15,01 per cento, bensì il Pd, che tocca il 16,77. Un dato dovuto a Lecce anche alla balcanizzazione del centrodestra: quarto partito Fdi con il 7,58, quinto la Lega con il 6,9.
I dati, riferiti alla Camera, confermano poi che a Brindisi e Taranto accade invece che i berlusconiani si confermino secondi, terzi i democratici, quarto Salvini.
Un dato politico netto quello del boom del M5s a Melendugno, il comune che ospita il gasdotto Tap e la forte contestazione all’opera: 62,92 per cento è il risultato che incassa il movimento che fa capo a Luigi Di Maio, seguito a grande distanza da Fi, con l’11,37, e poi dal Pd, impantanato all’8,64.
La formazione rappresentata da Raffaele Fitto, Noi con l’Italia, riesce a fare un risultato degno di nota solo a Maglie, città natale del suo leader: è qui, infatti, che macina il 22,41 per cento, trainando la coalizione di centrodestra. Come partito, invece, è sempre il 5stelle sul podio, con il 37,45.
I pentastellati spopolano in ogni dove. E non guardano in faccia nessuno: a Francavilla Fontana, mettono in cassaforte il 47,11 per cento, mentre Fi, che ha in quel centro la culla brindisina, è al 27,42. Dietro il Pd, con il 10,46. A Nardò, Gallipoli, Casarano lo schema è sempre lo stesso: primo il M5s, secondo il partito di Berlusconi, terzo il Pd, che a Tricase, invece, è secondo.
Le formazioni di centrosinistra e sinistra sono in testa solo in due comuni che esprimono candidati: il Pd nella Melpignano di Blasi con il 43,67 per cento; Leu nella Patù di Abaterusso, dove supera il 50 per cento.
