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Risarcimenti per ingiusta detenzione, i radicali: “Una beffa”

LECCE- Gli attivisti radicali salentini Giuseppe de Matteis e Tommaso Prima, con una nota, denunciano: “Il risarcimento per ingiusta detenzione stabilito per legge (qualora un cittadino, dopo essere stato erroneamente arrestato per un presunto reato commesso, viene poi assolto definitivamente) in realtà è una grossa bufala o quasi, poichè una volta fatta la domanda presso la locale Corte d’appello,bisogna aspettare per la sentenza d’irrevocabilità almeno un anno e mezzo. Successivamente, depositata e notificata tale sentenza presso il ministero del tesoro, bisogna attendere numerosi altri mesi. Il tempo medio per avere dallo stato materialmente i soldi e’ dunque di circa tre anni“. Infine -dicono- se una persona avesse debiti oltre i 10.000 euro nei confronti di Equitalia, il risarcimento verrebbe automaticamente pignorato“.  I radicali fanno appello quindi al ministro di grazia e giustizia, affinchè modifichi al più presto il metodo risarcitorio. 

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