Cronaca

Processo Scazzi, Michele in Aula: “Sono stato io”

TARANTO –   Torna ad accusarsi dell’omicidio e scagiona da ogni responsabilità la figlia Sabrina, Michele Misseri. Il contadino di Avetrana lo fa stavolta davanti al Giudice di Corte d’Assise  a Taranto nella 30^ udienza del processo sul delitto di Sarah Scazzi, ad oltre due anni dalla morte della 15 enne di Avetrana.

“Sono stato io – ha detto il contadino – Sabrina non c’entra, non posso vivere con questo rimorso, sono io l’assassino”.

A quel punto dopo l’ennesimo colpo di scena nel processo, l’Avvocato difensore di Misseri, Armando Amendolito si è alza in piedi e davanti a Giudice, annuncia di rimettere il mandato difensivo. “Non c’è ampia aderenza – ha sostento il legale – tra quanto riferito in Aula da Misseri e la linea difensiva concordata”.

Misseri, dunque, dopo molteplici versioni e accuse torna ad autoaccusarsi in maniera esclusiva del delitto. “Sabrina non c’entra – ha detto tra le lacrime  – sono stato io, devo andare in carcere, devo pagare per quello che ho fatto “, ha supplicato rispondendo alle domande dell’Avvocato di Sabrina Misseri, Franco Coppi.

Poi il contadino si è addentrato nella descrizione dei momenti del delitto: “Sarah quel pomeriggio è scesa in garage, io ero molto nervoso, le ho detto di andarsene, lei non lo ha fatto, mi sferrato un calcio, io non ci ho visto più – ha spiegato – l’ho presa alle spalle le ho girato una corda tre volte intorno al collo è l’ho uccisa, il telefonino squillava” .

La Corte, dopo una interruzione di oltre un’ora ha proceduto alla nomina di un nuovo Difensore di Ufficio di Misseri, il 5° da quando è cominciato tutto, l’Avvocato Luca Latazza.

Misseri, per il resto, ha ribadito un delle versioni per molti aspetti già nota: avrebbe ucciso da solo Sarah e sempre da solo, l’avrebbe trasportata in Contrada Mosca e l’avrebbe gettata nel pozzo. Ha confermato che in quel periodo i rapporti con la moglie Cosima erano praticamente assenti, ma ha anche ribadito che la donna, anzi le due donne di casa nulla hanno a che fare con l’omicidio.

Diverse le contraddizioni in cui l’uomo è caduto davanti alle domande dei PM, molte soprattutto, quelle relative al ritrovamento del telefonino e della scheda sim di Sarah.

Misseri parlerà ancora in aula il 12 dicembre, per il controesame della Difesa. Il 10 dicembre, invece, sarà la volta della Psicologa del Carcere Dora Chiloiro.

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