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L’alcol per stare meglio e fare amicizia, 17enni in pole position: bevitori e “inconsapevoli”

LECCE – Una o due volte alla settimana appuntamento con la grande sbornia, perché secondo i 17enni di Lecce e provincia l’alcol non solo non crea dipendenza, ma è una vera è propria medicina quando si è giù di morale, oltre ad aiutare a fare amicizia.

Ad essere passati al vaglio sono stati 700 studenti degli istituti superiori dell’hinterland leccese. Un campione sufficiente a restituire dati più che interessanti oltre che allarmanti su uso e abuso di droga tra i giovani del territorio dai 13 ai 18 anni. A condurre l’indagine è stata un’equipe di medici specializzati nel settore: i Dottori Angelo Donno, Danilo Cozzoli e Giovanni Addolorato che dopo aver somministrato questionari anonimi agli studenti, hanno messo nero su bianco i risultati, relazionati poi nella sede della comunità Emmanuel.

I 17enni bevono di più dei 13enni: più volte alla settimana e soprattutto più bicchieri. Non solo: rispetto ai 13enni lo fanno con convinzione perchè hanno dichiarato di non essere del tutto convinti sul principio di assuefazione e dipendenza che le sostanze alcoliche provocherebbero sui soggetti che ne fanno uso. Il fenomeno coinvolge prevalentemente il sesso maschile che ben 1 o 2 volte alla settimana (presumibilmente sabato e domenica) arriva ad assumere fino a 4 unità alcoliche, ossia 12 grammi, che corrispondono a 4 bicchieri di vino, una lattina media di birra o un semplice cicchetto. La consapevolezza che l’alcol crei dipendenza nei ragazzi è quasi del tutto assente, a raccontarne rischi e pericoli con maggiore lucidità è stato invece il gentil sesso che non a caso assume alcol in minore quantità.

Il nodo delle aspettative infine risulta anch’esso cruciale: da un bicchiere in più i giovani si aspettano grandi cose. Un esempio? Essere particolarmente brillanti durante una serata in compagnia, più creativi e lucidi durante lo studio e persino più resistenti durante l’attività sportiva. Non solo l’alcol come collante sociale, ma persino come auto-terapia: un litigio in famiglia? Su i bicchieri e tutto passa e a raccontarlo questa volta sono state le ragazze che all’alcol associano la tranquillità.

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