Attualità

Torna l’incubo del distacco dell’acqua: palazzina morosa a secco a Casarano

CASARANO – Via Ungaretti, Casarano. Al civico 2 torna l’incubo: più di 20 famiglie sono senz’acqua. La Palazzina di Arca Sud è morosa, qualcuno dice di aver ricevuto i bollettini due giorni fa e di aver pagato ma che, senza preavviso alcuno, Acquedotto Pugliese ha chiuso i rubinetti.

A chiamarci è uno degli inquilini, che ammette: “Io non ho pagato la bolletta perché non ho un centesimo. Sono disoccupato e non so come fare, forse i servizi sociali, le ustituzioni dovrebbero occuparsi di me e di chi, come me, non ha di che vivere. Sono moroso, ma non per colpa mia” dice.

Disperazione, ma soprattutto rabbia nelle sue parole: “Qui vivono persone gravemente malate e ci sono bambini. Non possono privare tutti di un bene fondamentale, un bene comune come l’acqua“.

Il problema è sempre lo stesso: c’è chi paga regolarmente, c’è chi è moroso per necessità. E poi ci sono i furbi. Sul fronte istituzionale, intanto, pare tutto fermo. Dopo le riunioni tenute a luglio in prefettura, si era deciso di adottare diverse misure per fronteggiare l’emergenza causata dal debito milionario accumulato negli anni nelle palazzine di proprietà di Arca Sud, le cosiddette “case popolari” di Lecce e provincia.

Tra i punti fermi, oltre alla rateizzazione in 48 mesi del debito previo il pagamento di 50 Euro per modulo contrattuale, c’era l’utilizzo dello stanziamento regionale di 3 milioni di Euro per tutte le opere e i contributi di allaccio alla rete idrica, come la fornitura e l’installazione dei contatori individuali all’interno e all’esterno dei fabbricati; l’eventuale modifica ed integrazione dei regolamenti Arca per agevolare la richiesta dell’installazione dei nuovi contatori; l’impiego delle economie derivanti dal mancato utilizzo del bonus idrico per ripianare le posizioni debitorie di chi è in grave disagio sociale. Ma di quei soldi ancora non ci sarebbe neanche l’ombra. Senza, Arca non può installare i contatori individuali. Tant’è che, al momento, “Solo tre ne sono stati montati (a Lecce, in via Alessandria), rendendo autonome tre scale e i costi saranno addebitati agli inquilini” spiega Luciano Marzo, di Anaci -Associazione nazionale amministratori condominiali-. “Si va molto a rilento, Aqp vuole accelerare, ma per ora non si muove nulla“.

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