BARI – Finiscono nel cassetto i due maxi progetti ai quali stava lavorando alacremente il governatore di Puglia, Michele Emiliano. Il primo riguarda la lista civica nazionale da presentare alle politiche, il secondo l’accorpamento delle Asl, anticipato da TeleramaNews.
La decisione è maturata durante il vertice di maggioranza. Una riunione fiume, durante la quale non sono mancate le bordate di una parte della coalizione. Sono stati gli esponenti di Noi a Sinistra e i democratici e progressisti di Articolo 1 a sollevare obiezioni. Oltre a Corecom, Xylella, Sviluppo Economico, Trasporti e turismo, settori dove – hanno detto – l’azione di governo è appannata, sono stati la Sanità e la civica gli argomenti che hanno creato le frizioni maggiori. Sull’intenzione, in particolare, di creare un lista alternativa al Pd che potesse, in tutta Italia, fare capo al governatore è arrivato l’aut aut degli alleati: o si rinuncia al progetto o si rinuncia alla coalizione. Il punto, per i democratici, è che Emiliano con la civica sfrutterebbe la sua posizione di leader della coalizione danneggiando, di fatto, le altre liste. Di qui l’aut l’aut e il passo indietro, per lo meno annunciato.
Stessa sorte per la volontà di ridurre da sei a tre le Asl pugliesi, con una unica azienda sanitaria nel Salento. Per ora il disegno di legge torna nel cassetto, se ne riparlerà in una riunione monotematica della maggioranza da convocare da qui a qualche tempo. Saranno, invece, turnati, i direttori generali delle Asl: non appena il Ministero darà il via libera al trasferimento dell’attuale manager di Lecce, Melli, il valer delle poltrone avrà inizio. In pole, per Lecce, il dg della Asl di Taranto, Stefano Rossi.
