Cronaca

La Finanza bussa alle “case pollaio”. A Gallipoli irregolari quasi tutti gli affitti

GALLIPOLI – La dicitura “da 3 a 10 posti letto”, che leggete su questi volantini affissi a Baia Verde di Gallipoli, la dice lunga. Una maxi operazione contro il fenomeno delle “case pollaio”è stata eseguita dalla Guardia di Finanza. il Comando Regionale Puglia ha disposto l’esecuzione di un piano straordinario di interventi finalizzato a prevenire e reprimere il fenomeno degli “affitti in nero” e, come era immaginabile, l’attenzione si è concentrata sulla provincia di Lecce e, in particolare, su Gallipoli. E il comando provinciale, diretto dal colonnello Bruno Salsano, ha messo in campo 300 militari per scovare le irregolarità e punire i proprietari degli immobili che non dichiarano i compensi percepiti, sfruttando la limitata durata dei contratti. E “riempire” gli appartamenti oltre ogni limite vuol dire caos e precarie condizioni igieniche, tanto in casa quanto nell’intera baia. Di 96 controlli in provincia di Lecce -ha spiegato il tenente colonnello Giuseppe Carrozzo- 57 sono stati eseguiti a Gallipoli e in 42 casi gli affitti erano in nero e quindi sono stati elevati altrettanti verbali nei confronti dei proprietari, per evasione fiscale, ma anche di diversi agenti immobiliari improvvisati. È stata recuperata una base imponibile di 113.500,00 Euro. Inoltre, a Gallipoli, non è stata rispettata l’ordinanza del sindaco che mira alla prevenzione delle condizioni igienico sanitarie degli alloggi nei casi di sovraffollamento ad uso abitativo. Dunque per i trasgressori è scattato anche il pagamento di 350,00 euro a testa, per un totale di 14.000,00 Euro, che ora finiranno nelle casse del Comune. Controlli anche a Leuca (2 su 2 irregolari), nelle marine di Ugento (4 su 4 irregolari), Tricase (3 su 7 irregolari). La situazione migliore si registra a Otranto, dove, su 13 locazioni, solo 2 erano irregolari.

E la Guardia di Finanza va avanti anche contro gli affitti da capogiro, contro la mancata emissione di scontrini fiscali e contro i conti decisamente troppo salati in bettole in cui una cena costa quanto in un ristorante di lusso.

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