LECCE- Un mutuo mai erogato,poi l’immobile ipotecato all’asta. Dopo 23 anni di battaglia legale, una coppia di 60enni di San Donato è riuscita ad avere giustizia: “il giudice della Corte d’Appello ha dato ragione ai miei clienti -afferma il legale Cristan Sturdà- condannando la banca”.
Tutto ha avuto inizio nel 1993, quando marito e moglie si sono rivolti alla banca Monte Paschi di Siena per un muto
di 300milioni, dando in garanzia un immobile di loro proprietà sito a Salice Salentino. Dopo aver proceduto con la firma di un regolare contratto davanti a un notaio, la somma stabilita, che doveva essere erogata attraverso assegni circolari, non è mai giunta a destinazione. Anzi, qualche anno dopo, la banca ha proceduto con un’azione esecutiva nei loro confronti, mettendo all’asta l’immobile ipotecato.
Ma non finisce qui. La prima doccia, per la coppia, giunge nel 2003 quando il giudice nel I grado di giudizio dà ragione alla banca. Una prima sconfitta questa , seguita da anni turbolenti in cui la coppia, considerata ormai come cattiva pagatrice, si è ritrovata con le mani legate, non potendo chiedere altri prestiti o per giunta usufruire dell’immobile ipotecato che col tempo ha anche perso il suo valore originario.
L’avvocato Sturdà è comunque ricorso in Appello e alla fine il giudice ha riconosciuto l’effettiva assenza di documenti che attestassero l’erogazione del mutuo ed ha condannato la banca. Ora il prossimo passo sarà quello di chiedere il risarcimento danni. “Questa vittoria è importante -afferma il legale- Non bisogna mai arrendersi o abbassare la testa davanti a dei colossi”.
E.P.