LEUCA-Sullo sfondo lo splendido panorama della terra in cui si incontrano i due mari e il fascino di un faro silente. Nell’aria il profumo di un Salento pronto ad inebriare con i suoi sapori e un bicchiere di vino d’eccellenza.
Taglio del nastro per la quinta edizione del Niurumaru wine festival che Venerdì sera ha aperto le danze a S.Maria di Leuca, la prima delle 5 tappe che quest’anno, per la prima volta, lo rendono itinerante.
Prossimo obiettivo già annunciato dagli ideatori Paolo Pagliaro e Mary Chiriatti insieme al direttore artistico Antonio Bruno, sarà quello di estendere il progetto a tutte le provincie del territorio, affinché la valorizzazione dei vitigni di Negroamaro possa diventare uno stimolo per tutte le aziende a produrre vini di qualità.
Protagonista fino a Domenica sarà Leuca, poi a seguire Torre dell’Orso, Gallipoli, Lecce e Otranto. Mete turistiche già rinomate ma con uno spirito d’accoglienza che non vuole mai smettere di stupire, celebrando così piatti e calici che alimentano nei viaggiatori l’irrefrenabile voglia di ritornare qui.
Di sottofondo un’originale commistione tra note folkloristiche e musica internazionale arricchisce la rassegna insieme al TEATRO DEL GUSTO con l’alternanza di interpretazioni culinarie dei migliori chef. Come nelle precedenti edizioni poi, il percorso è accompagnato dai Somelier AIS perché è la consapevolezza sull’etichetta a rendere veramente unica ogni degustazione, e ogni calice diventa così l’occasione per un suggestivo tuffo nella storia di ogni cantina.
“LO BEVI, LO ASSAGGI, LO ASCOLTI” è lo slogan del festival, ma anche la promessa di un evento che si proietta in ogni edizione verso nuovi e più vasti orizzonti. Del resto lo diceva anche Neruda: su ogni tavola che si rispetti non può non risplendere una bottiglia di “vino intelligente”. Le bollicine in ogni occasione fanno sempre la differenza, parola di sommelier.