Cronaca

Igiene pubblica a S.Pio, i cittadini incontrano l’amministrazione comunale

LECCE- Il cantiere è quello intorno al quale ruotava in contenzioso con la Dogre (che riscuote i tributi per conto del comune di Lecce) per il quale fu chiusa la strada. Ora che le sbarre sono state rimosse, dopo che abbiamo ascoltato i cittadini e potato le loro istanze all’attenzione dell’amministrazione comunale, i residenti chiedono decoro. Siamo nel quartiere San Pio, in via Silvio Pellico. Il cantiere aperto da anni, ma poi bloccato, è quello per la realizzazione di una struttura ricettiva. Ma oggi è solo fonte di degrado e ne va del benessere di un intero quartiere.

Ecco perché dal Comitato Popolare Nuova Rudiae hanno chiesto di parlarne con le varie commissioni comunali: la prima è quella Ambiente, alla quale è stato chiesto di garantire la pulizia totale dell’area. Erbacce, topi e zanzare hanno trovato una casa accogliente all’ombra dello scheletro della struttura mai sorta. Considerando, scrive il comitato alle commissioni, “che, sono passati circa dieci anni dal rilascio delle relative autorizzazioni ma il cantiere è a oggi fermo; che, l’area interessata sta creando seri danni di invivibilità -sia per motivi igienico-sanitari,sia riguardo il declassamento degli edifici limitrofi – dovuti al degrado e all’abbandono; che, con l’imminente arrivo della stagione estiva è necessario che vengano effettuati i controlli da parte dell’ufficio ambiente anche perché,nei pressi del cantiere insiste una sorta di ricovero per gatti che stanno creando problemi igienici; che, la strada oggetto del contendere deve “obbligatoriamente” rimare ad uso pedonale e della viabilità,così come da atti pubblici; le Commissioni si impegnino ad aprire un dialogo tra le parti in causa, e si stabilisca una volta per tutte la fine dei lavori e, nell’immediato, la bonifica dell’area di cantiere.

La Commissione Ambiente ha già preso l’impegno di far attuare l’ordinanza per la quale il privato titolare del cantiere debba pulirlo. Poi toccherà alle commissioni affari generali e urbanistica. I cittadini chiedono tempi certi e limiti oltre i quali intervenga poi direttamente il Comune.

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